Cassarà e Rosatelli lampi azzurri, Imboden profeta in patria

Vittoria per l’americano, che in finale si impone su Cassarà. Primo podio in carriera per Rosatelli, che si ferma al terzo posto.

 

Nemo propheta in patria. Lo dicevano in tempi non sospetti i latini, lo ha sovvertito nella notte italiana Race Imboden, prendendosi la vittoria nella prova maschile del Grand Prix di fioretto ad Anaheim. Ingiocabile per tutti oggi lo statunitense, che può tornare a gustare il dolce sapore della vittoria in una tappa di Coppa del Mondo. Festeggia il rosso newyorchese, sorride l’Italia, che piazza Andrea Cassarà e Damiano Rosatelli sul podio di fine giornata.

E se per il fiorettista bresciano (che paga una partenza a rilento che ha permesso a Imboden di prendersi il tesoretto poi amministrato fino al 15-10 conclusivo) si tratta del podio numero 55 della sua straordinaria carriera, per il frascatano campione di tutto a livello junior nel 2015 si tratta di una primizia assoluta. Per regalarsi la quale ha deciso di fare le cose in grande stile, eliminando dapprima Nista nel primo turno, quindi mettendo in riga in stretto ordine la medaglia d’argento dell’ultimo Mondiale di Lipsia Saito Toshiya, quindi il campione Olimpico in carica Daniele Garozzo e, per aprirsi il suo varco nella zona medaglie, l’iridato 2014 Alexei Cheremisinov. A fermarlo, solo il futuro vincitore Imboden in semifinale.

Per quanto riguarda gli altri azzurri, si ferma agli ottavi Alessio Foconi, mentre nel tabellone dei 32 sconfitta per Giorgio Avola e Guillaume Bianchi. Stop al primo assalto di giornata, infine, per Lorenzo Nista, Tommaso Marini (battuto per una sola stoccata da Chamley-Watson) ed Edoardo Luperi.

Classifica – 1. Imboden (Usa), 2. Cassarà, 3. Choi (Hkg), 3. Rosatelli (Ita), 5. Safin (Ita), 6. Le Pechoux (Fra), 7. Cheung (Hkg), 8. Cheremisinov (Rus)

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Fotografia Augusto Bizzi