Quarto posto per le sciabolatrici azzurre nella prova a squadre di Novi Sad. Vittoria per.
Un “legno” che fa davvero male. Per molti motivi: perché le aspettative, per le campionesse d’Europa e del Mondo in carica, erano ovviamente altre anche alla luce della stagione da protagoniste in Coppa del Mondo. Ma anche per il modo in cui è maturato, in rimonta e perdendo per 45-44 contro la Francia un match che, a un certo punto, sembrava saldamente in mano delle azzurre.
Avranno sicuramente tempo per rifarsi Martina Criscio, Rossella Gregorio, Loreta Gulotta e Irene Vecchi. Wuxi bussa alle porte e c’è da preparare la difesa del titolo iridato centrato a Lipsia lo scorso luglio. Magari ritrovando quel pizzico di cattiveria in più per chiudere gli incontri quando è il momento propizio ed evitare pericolosi cali come quelli che hanno permesso all’Ucraina prima e alla Francia poi – con il vantaggio delle azzurre arrivato sino a +9 – di ritornare nel match con l’esito che tutti conosciamo. Piccoli dettagli da limare per chi, come le quattro azzurre, ha fatto della grinta e della cazzimma in pedana il proprio marchio di fabbrica.
Intanto a sorridere è la Russia: Sofya Velikaya e compagne si prendono in titolo dopo aver battuto l’Ucraina per 45-35. Match di fatto senza storia, ma lo show di Olga Kharlan nell’ultimo parziale contro Sofya Velikaya è da vedere e rivedere. Un 15-5 che non serve a cambiare le sorti del match, ma che regala pepe e spettacolo ad un match sin lì a senso unico, come testimoniato dal 45-15 con cui le due campionesse si sono presentate in pedana.
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi