Altra prova perfetta per Mogos, Triglia e Vio, che sbaragliano la concorrenza e centrano l’oro Europeo a Terni.
Erano le più attese, le fiorettiste azzurre, e non hanno fallito. E davvero la giornata azzurra agli Europei di scherma paralimpica in corso a Terni – già arricchita dal trionfo in overture degli sciabolatori e dal poker d’assi calato dagli atleti della categoria C – non si poteva concludere in modo migliore se non con l’ennesimo capolavoro pennellato dal terzetto terribile capitanato da Bebe Vio, che da quel bronzo centrato due anni fa a Rio non si è più fermato e non ha mai sbagliato un colpo.
Oro iridato l’anno scorso a Roma, per una storica prima volta. Oro Europeo ieri a Terni, nella bolgia del Pala De Santis gremita dal pubblico delle migliori occasioni, con cori, applausi e persino striscioni a sostegno della truppa azzurra. Che da par suo ripaga offrendo uno spettacolo di assoluto prim’ordine, in cui tutti e tre gli elementi si accordano sul medesimo spartito e buttano giù la sinfonia che stordisce e annienta le velleità di vittoria di Ucraina prima e Russia dopo. Un trionfo in cui c’è tutto l’infinito talento di Beatrice Vio, ancora una volta trascinatrice, sorretta da una Andreea Mogos straripante (+13 il suo saldo in finale) e da una Loredana Trigilia desiderosa di riscattare la delusione delle prove individuali, che l’avevano lasciata a bocca asciutta. Il tutto incollato come mastice dalla voglia pazzesca di tutte – Bebe in testa, che non ha mai fatto mistero di volere l’oro di squadra quasi più di quello individuale – di prendersi questa gioia.
Miscelate tutti gli ingredienti ed ecco il mix esplosivo che ancora una volta ha permesso al terzetto magico di sbaragliare l’intera concorrenza. E di cominciare a dare uno sguardo verso il Giappone con il pensiero stupendo di fare il colpo dei colpi. In mezzo, una nuova stagione con la qualificazione per i Giochi 2020 da artigliare. Ma adesso, festa grande sia per l’ennesimo trionfo delle fiorettiste azzurre della scherma in carrozzina!
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi