Favaretto e Di Veroli, stelle azzurre a Buenos Aires sognando i veri Cinque Cerchi

Le due punte azzurre guidano la spedizione azzurra della scherma a Buenos Aires. Sognando i veri Giochi Olimpici. 

 

Buenos Aires e le Olimpiadi giovanili come trampolino di lancio per, un giorno, arrivare a giocarsi le Olimpiadi, quelle vere. E se Tokyo sembra essere troppo vicina, Parigi sembra essere già entrata nel mirino di Davide Di Veroli e Martina Favaretto, entrambi classe 2001 ma già capaci non solo di monopolizzare le categorie giovanili ma anche di dire la loro fra i più grandi.

Basta fare un salto indietro alla scorsa stagione e i risultati sono lì parlare per loro due, soprattutto per la noalese allieva di Mauro Numa. Proprio il campione Olimpico 1984 non ha usato troppi giri di parole nel parlare della sua pupilla, paragonandola a due leggende della scherma azzurra (e non solo, visti i nomi spesi) come Dorina Vaccaroni e Valentina Vezzali. La Favaretto, dopo la scorsa, incredibile, stagione, ora è chiamata al compito più difficile, ovvero quello della riconferma ad alti livelli: a sgravare un po’ il suo calendario l’uscita dalla categoria Cadetti, ma ci sarà comunque un fitto programma di gare fatto fra Giovani e Assoluti, e chissà che ct Andrea Cipressa, che già ha voluto l’azzurra ai raduni della Nazionale, non le conceda ancora qualche chance in Coppa del Mondo, dopo l’esordio boom dello scorso anno a dicembre, quando si spinse fino ai quarti di finale nel Grand Prix di Torino.

Un’innalzamento dell’asticella che tuttavia non sembra spaventare Martina, che vola in Argentina con l’obiettivo di portare a casa la medaglia più prestigiosa. E dove è pronta a lanciare la sfida a un altro prodigio del fioretto, la giapponese Yuka Ueno che ad aprile a Verona riuscì a fare doppietta vincendo dapprima il titolo Giovani – proprio in finale contro l’azzurra – quindi quello Cadetti.

Davide Di Veroli festeggia l’oro Europeo a Sochi (Foto: Bizzi)

Punta al bersaglio grosso anche Davide Di Veroli. Il poliedrico romano si presenta alla gara di Buenos Aires da assoluto favorito per quanto riguarda la spada maschile: campione di tutto fra i Cadetti, la sua stagione straordinaria gli ha permesso anche di guadagnarsi l’onore di essere il portabandiera azzurro alla cerimonia di apertura proprio degli Youth Olympic Games.

Come per la Favaretto, anche per Di Veroli quella “olimpica” sarà la gara di congedo dalla categoria Cadetti, prima di tuffarsi nella stagione della Coppa del Mondo Under 20 pronto ad aprire un nuovo ciclo di vittorie e di statistiche riscritte. Con la speranza che Buenos Aires possa essere il trampolino di lancio per le Olimpiadi, quelle senza la parola “youth” davanti a Olympic Games.

Twitter: agenna85

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Fotografia Augusto Bizzi