In Ungheria l’Italia vince tanto a livello individuale quanto a squadre. Sugli scudi spadisti, e fiorettiste, fiorettisti ai piedi del podio.
Mentre sulle pedane di Tallinn, Bonn e Orleans la nuova stagione di Coppa del Mondo senior celebrava il suo inizio e in Georgia prendeva il via la fase di qualificazione ai Giochi Paralimpici di Rio, in Ungheria a brillare ci pensava l’Italia dei Cadetti , impegnata in una delle tappe più importanti del Circuito Europeo di gare riservate ad atleti Under 17. Vittorie e podi in grande numero, nelle gare di fioretto femminile, fioretto maschile e spada maschile.
E proprio da quest’ultima partiamo: la prova individuale ha visto una finale tutta azzurra, in cui a spuntarla è stato Damiano Di Veroli che si è imposto per 8-6 su Dario Remondini. Tanti gli assalti con i compagni di squadra affrontati dal “fratello d’arte”, che lungo il suo percorso verso il successo aveva già fermato Filippo Armaleo agli ottavi di finale ed Enrico Piatti ai quarti di finale. Proprio Armaleo e Piatti, assieme a Remondini e a Simone Mencarelli hanno poi portato l’Italia sui gradino più alto della prova a squadre, suggellando nel migliore dei modi il fantastico fine settimana della spada azzurra.
Non sono state da meno le fiorettiste: nella prova individuale è arrivato il doppio podio firmato da Matilde Calvanese, seconda dopo essere stata battuta in finale dalla russa Alina Borodaenko, e Alice Gambitta, fermata in semifinale proprio dalla Calvanese. A rendere ancora più rotondo il bottino azzurro di giornata, la presenza nelle prime otto di Carlotta Ferrari, Giada Pianella e Margherita Lorenzi, tutte fermatesi ai quarti di finale. Sempre dal fioretto femminile è arrivata poi la doppietta nella prova a squadre: a giocarsi il successo, da una parte Italia 1 (Giulia Amore, Lucia Tortelotti, Margherita Lorenzi, Carlotta Ferrari) e dall’altra Italia 3 (Alice Gambitta, Benedetta Pantanetti e Giada Pianella), con la prima a imporsi con il punteggio di 45-34.
Podio solo sfiorato invece per i fiorettisti, tanto a livello individuale quanto a squadre: sfortunato il quartetto composto da Jacopo Bonato, Damiano Di Veroli, Giuseppe Franzoni e Tommaso Martini, battuto per 45-44 dal Giappone ai quarti di finali e quindi estromesso dal treno giusto per giocarsi il podio. Sempre una sola stoccata ha privato del podio il migliore degli azzurri nella prova individuale, Francesco Fiore, fermatosi ai quarti di finale perché sconfitto 15-14 dall’ungherese Andor Mihalyi.
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