La russa batte in finale la Choi e si aggiudica il Grand Prix al Cairo. Podio per Berder e Kharlan- Migliore delle azzurre Michela Battiston, che si ferma agli ottavi di finale.
La meritata gioia dopo una lunga e stressante giornata di lavoro. Tosta anzichéno la gara per Sofia Velikaya nel Grand Prix femminile, ma alla fine la fuoriclasse russa ha imposto la legge della più forte e si è presa il bersaglio grosso. L’ultima ad alzare bandiera bianca è stata la coreana Choi, che capitola sul 15-12. Il tassello finale di una gara in cui la Velikaya si è trovata più volte sull’orlo del precipizio, aggrappandosi alla sua classe per salvarsi dall’eliminazione: con la Queroli nel secondo assalto di giornata, o con la Berder, terza in coabitazione con Olga Kharlan, in semifinale. Oppure per respingere con successo l’assalto della rampante Pusztai ai quarti. Una manna per una Russia che si aggrappa alla sua leader in una giornata che ha portato poche notizie buone, dato che tutte le altre ragazze sono uscite presto dalla scena.
Non molto meglio è andata per l’Italia che, come ieri nella gara dei maschi trova la strada sbarrata agli ottavi di finale, fra rammarico, qualche delusione e forse l’unico squarcio di luce dato dalla bella prova di Michela Battiston, la migliore delle azzurre. E proprio dalla gara della giovane friulana partiamo perché la sua palma di “mvp” di giornata non se la è guadagnata semplicemente per il fatto di essere quella più in alto in classifica fra le ragazze italiane, ma anche e soprattutto per quanto fatto vedere oggi in pedana in una gara per lei tutt’altro che facile: l’entusiasmante rimonta completata contro la Gimalac da 1-9 fino al 15-14 finale, lo scalpo importante della rientrante Charlotte Lembach, l’assalto contro la Berder rimesso in discussione dopo una partenza in salita in cui è però purtroppo mancato il lieto fine.
Fra le altre italiane in gara, tanto rammarico per l’uscita di Rebecca Gargano nel tabellone delle 32, con la napoletana che sembrava in controllo dell’assalto contro la Shao ma che si è bloccata sul più bello, quando al traguardo mancava una sola stoccata. Si sono fermate nel tabellone delle 32 anche Martina Criscio – questione di dettagli a tradire di la foggiana, di una risposta non entrata dopo aver parato l’attacco della Komashchuk – e Arianna Errigo, che dopo aver facilmente battuto per 15-1 la kazaka Sirybay, trova ancora una volta in Manon Brunet l’ostacolo insormontabile al proseguo del suo cammino, cedendo sul 15-13 al termine di un match giocato ad armi pari con la francese.
A fermarsi nel primo turno di giornata, infine, Irene Vecchi, battuta allo sprint sul 15-14 da Monica Aksamit, e Rossella Gregorio, battuta per 15-12 dalla Sheveleva.
Classifica – 1. Velikaya (Rus), 2. Choi Sooyeon (Kor), 3. Berder (Fra), 3. Kharlan (Ukr), 5. Stone (Usa), 6. Pusztai (Hun), 7. Brunet (Fra), 8. Shao Yaqi (Chn).
Twitter: agenna85
Fotografia Augusto Bizzi