Medaglia d’argento per l’Italia che cede ai russi. Bronzo per la Francia.
La Russia, ancora lei. L’ultimo ostacolo si è rivelato il più duro per l’Italia del fioretto maschile (Alessio Di Tommaso, Tommaso Marini, Alessandro Stella, Pietro Velluti), che come le colleghe della spada, si deve accontentare della medaglie d’argento vedendo così sfumare sul più bello la possibilità di concretizzare al meglio una gara sin lì di altissimo profilo. Non basta un Tommaso Marini in formato monstre, quello che per intenderci ha dominato la prova individuale di mercoledì: perché la Russia formato gemelli Borodachev scava lentamente ma inesorabilmente il solco e chiude i conti sul 45-36, malgrado il tentativo di rimonta portato dallo stesso jesino nell’ultimo parziale.
E mentre la mente vola già a Torun e alla caccia alla rivincita Mondiale, l’Italia esce dalla gara di oggi con tantissime buone indicazioni che verranno utili nella sfida iridata. Una squadra capace di imporre la propria legge tanto con avversari più abbordabili, come successo con Austria e Belgio, quanto con quelli di caratura superiore come la Francia, battuta 45-39 al termine di un assalto controllato fin dalle prime battute e senza che mai il risultato potesse essere messo in bilico. Tanti buoni spunti da cui ripartire, naturalmente non prima di aver festeggiato come si comanda la bella medaglia di oggi.
E chissà che alla festa non si possano aggiungere anche gli stessi francesi, che dopo aver perso il treno per il gradino più alto del podio, hanno artigliato l’ultimo posto disponibile dopo aver battuto nella finalina per il bronzo la Polonia con il punteggio di
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Fotografia Bizzi Team
