Torna la Coppa del Mondo di sciabola, a St. Niklaas e Budapest un ricco week-end di gare

Sciabola protagonista del fine settimana internazionale. In Belgio la tappa femminile. Uomini in gara a Budapest.

 

Belgio e Ungheria. Corre lungo questa linea il fil rouge del week-end di Coppa del Mondo per quanto riguarda la sciabola. A Sint Niklaas occhi puntati soprattutto sull’esordio in quartetto di Arianna Errigo, alla sua quinta gara consecutiva ma determinata a sfruttare al meglio la ghiotta occasione offertale, in Ungheria invece la sciabola azzurra proverà a cavalcare l’onda di entusiasmo del post-Luxardo.

Tappa cruciale, quella belga, per le ragazze. Sin qui la stagione sembra aver dipinto un quadro che vede marciare le azzurre a due velocità: le belle prestazioni a squadre da una parte, con tre terzi posti in altrettante uscite stagionali, le difficoltà a livello individuale dall’altra.  Podio di Irene Vecchi  -che in Belgio ha spesso trovato la giusta ispirazione, dal momento che qui ha centrato una vittoria, un secondo e un terzo posto – a Salt Lake City a parte, le azzurre hanno fatto fatica, non entrando mai nelle finali a otto. Sint Niklaas diventa quindi snodo importante per trovare un buon risultato a livello individuale, in una gara in cui tutte dovranno partire dalla fase di qualificazione. Da seguire anche le gare di Martina Petraglia e Lucrezia Sinigaglia, che rivedono la luce di una gara di Coppa del Mondo dopo gli ultimi travagliati periodi.

Decisamente diverso è il clima nella squadra maschile: ancora freschi delle emozioni del Trofeo Luxardo, gli azzurri fanno rotta verso Budapest per un’altra classicissima del circuito. Antipasto di Mondiale, quindi, per Curatoli e compagni che cercano conferme nella tana di Aron Szilagyi. Il due volte campione Olimpico, così come in genere la squadra ungherese, è fra i grandi delusi della gara padovana e cerca rivincite davanti al proprio pubblico. Un discorso da estendersi anche ai coreani: vero, a squadre sono ancora i più forti e due settimane fa lo hanno ancora una volta dimostrato, ma il non aver piazzato nemmeno un atleta nei primi otto a livello individuale ha fatto notizia.

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Fotografia Bizzi