Il “Decalogo dello Schermidore” di Edoardo Mangiarotti

Scherma - L'edizione dei Mondiali 1949 al Cairo fu dominata dall'Italia

 

La figura di Edoardo Mangiarotti, non è soltanto legata ai tantissimi titoli Olimpici e Mondiali vinti nel corso di una carriera straordinaria e irripetibile, ma anche e soprattutto a valori di lealtà e correttezza che avevano fatto del “Re di Spade” un esempio dentro e fuori dalla pedana: e il suo Decalogo dello schermidore ne è perfetta rappresentazione.

L’elenco dei 10 punti che caratterizzano il perfetto schermidore si trova all’interno del manuale Scherma, scritto nel 1966 assieme ad Aldo Cerchiari. Esso contiene tutti quei valori etici, morali e sportivi che un tiratore deve osservare dentro e fuori dalla pedana: lealtà, fratellanza, corretto comportamento dentro e fuori dalla pedana. Ma anche non pensare di aver già vinto prima di aver messo l’ultima stoccata e non arrendersi finché l’avversario non ha fatto lo stesso.

EDOARDO MANGIAROTTI | IL DECALOGO DELLO SCHERMIDORE

I   Ricordati che sei il rappresentante più nobile di tutti gli sport. Esso affratella nello stesso ideale gli schermidori di tutto il mondo

II  Pratica il tuo sport con disinteresse ed assoluta lealtà

III  Sulla pedana e fuori comportati da gentiluomo, da sportivo e da uomo sociale

IV  Non discutere di scherma se prima non hai imparato la scherma ed i suoi regolamenti

V  Impara a perdere con onore e vincere con dignità

VI  Rispetta in ogni occasione il tuo avversario, chiunque esso sia, ma cerca di superarlo in combattimento con tutte le tue energie

VII  Ricordati che fino all’ultima stoccata il tuo avversario non ha ancora vinto

VIII  Accetta serenamente una sconfitta piuttosto di approfittare di una vittoria ottenuta con l’inganno

IX  Non salire sulla pedana con armi difettose o con la bianca divisa in disordine

X   Onora, difendi e rispetta il tuo nome, il prestigio del tuo maestro, i colori della tua società, la bandiera del tuo Paese

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