Dusseldorf: le azzurre strappano il bronzo nella prova a squadre, Russia al titolo

Le azzurre, frenate da una condizione non al top, si prendono il terzo gradino del podio. Russe all’oro, battuta la Francia in finale.

 

Gare parallele, medesimo risultato. A ventiquattro ore dalla medaglia di bronzo conquistata dalla squadra maschile, il fioretto femminile risponde con un altro terzo posto al termine di un percorso per certi versi simile a quello dei colleghi: un esordio relativamente tranquillo (contro la Spagna), una semifinale persa in maniera decisamente netta contro la Russia, il riscatto immediato nella finalina con in palio il gradino più basso del podio.

Una giornata che dunque regala tanti spunti di riflessione al ct del fioretto azzurro, che dovrà sistemare qualche dettaglio in vista di Budapest. Perché aldilà del sempre positivo elemento dato dalla medaglia messa in saccoccia (l’ottava complessiva della spedizione azzurra, la sesta griffata dal fioretto), si è visto anche qualche piccolo neo da cancellare al più presto: le difficoltà di Francesca Palumbo – che ha probabilmente pagato eccessivamente lo scotto dell’esordio Europeo perdipiù già con ruolo centrale nelle rotazioni di Cipressa – palesatesi soprattutto nel negativo parziale preso nella finalina contro la Germania; il brutto assalto di semifinale contro la Russia, subito scappata via e mai nemmeno avvicinata se non per una buona frazione di Arianna Errigo contro la Ivanova.

A frenare le ragazze, anche qualche acciacco di troppo, come spiegato dalle stesse protagoniste al termine della gara: malanni che hanno rallentato la resa delle azzurre, come la botta alla mano armata rimediata da Alice Volpi che ha impedito alla senese di prendere parte alla sfida contro le padrone di casa. Piccoli intoppi, facilmente risolvibili in vista di Budapest quando la posta in palio, oltre al riprendersi il trono iridato scippato l’anno scorso dal colpaccio delle statunitensi, sarà costituita anche da tanti punti per la qualifica Olimpica.

Intanto a fare festa è proprio la Russia di Inna Deriglazova, che in finale batte nettamente la Francia e si prende il secondo oro di giornata, di fatto ipotecando la vittoria nel medagliere finale. Pressoché senza storia l’assalto decisivo, equilibrato soltanto nella prima frazione fra Thibus e Korobeynikova: da lì in poi, le accelerazioni imposte dalle ragazze dell’Est Europa hanno sempre di più allargato il gap permettendo alla capitana Deriglazova di tagliare facilmente il traguardo a braccia alzate.

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Fotografia Bizzi