Battuta la Romania nell’assalto per il terzo posto. L’Italia lascia Dusseldorf con 10 medaglie. Titolo ai padroni di casa sull’Ungheria.
Una medaglia di bronzo che vale il riscatto dopo una prova individuale al di sotto delle attese e, contestualmente, la doppia cifra alla voce medaglie azzurre a questo Campionato Europeo di scherma di Dusseldorf 2019. Qualche fatica più del dovuto, ma alla fine per Luca Curatoli, Enrico Berrè, Luigi Samele e Aldo Montano, arriva la conferma sul podio in una gara a squdre, e un ottimo bottino di punti in attesa dell’arrivederci a Budapest e di un nuovo, probabile, incrocio con la corazzata coreana.
Di certo, la speranza è quella di vivere in Ungheria una giornata più tranquilla di quella odierna a Dusseldorf, cominciata già con il brivido dell’assalto dei quarti di finale contro la rognosa Georgia dei fratelli Bazadze risolta soltanto sul 45-44 da Luca Curatoli dopo che gli azzurri, partiti con qualche difficoltà, hanno dovuto inseguire di fatto per tutto il match. A fermare la corsa della banda Sirovich verso la finalissima, ci hanno poi pensato i padroni di casa della Germania, sospinti da un tifo letteralmente da stadio con tanto di cori e tamburi al 45-43 che li ha lanciati dapprima verso l’atto decisivo contro l’Ungheria, quindi al titolo ritrovato 4 anni dopo Montreux 2015, al termine di una finale bellissima e ricca di colpi di scena fra parziali e controparziali fino alla sospirata stoccata di chiusura a firma Wagner.
Per l’Italia, invece, la deviazione porta all’incrocio con la Romania con vista sul gradino più basso del podio. Una pratica che gli azzurri, in controllo fin dalle primissime battute, liquidano con un comodo 45-35, portando a casa un bronzo che è sempre buona iniezione in vista del cruciale appuntamento in terra ungherese.
Twitter: agenna85
Fotografia Bizzi