Gli azzurri battono la Russia nella finalina e conquistano la medaglia di bronzo nella prova a squadre di fioretto maschile ai Mondiali di Budapest.
Con il bronzo si era aperto questo Mondiale di Budapest, con il bronzo si chiude. Nel giorno in cui anche i fiorettisti mancano l’assalto all’oro e abdicano dal trono iridato dopo due anni di dominio, il terzo gradino del podio e una bella scorpacciata di punti in chiave qualificazione rendono meno amara la giornata che ha certificato il primo Mondiale da 32 anni a questa parte in cui all’interno del palazzetto non risuona l’Inno di Mameli.
Chiudono al terzo posto Giorgio Avola, Andrea Cassarà, Alessio Foconi e Daniele Garozzo. Lo fanno dopo aver travolto Hong Kong ai quarti di finale ed essersi incagliati dopo un avvio di assalto incoraggiante contro la Francia in semifinale: la differenza la fa il parziale di Maxime Pauty (il migliore dei transalpini in questo assalto) ai danni di Alessio Foconi. La falla che apre al dilagare della marea francese, da lì inarrestabile per la formazione azzurra fino al 45-33 firmato da Le Pechoux che manda gli azzurri alla finalina per il bronzo.
Dove ad attendere gli azzurri c’era la Russia uscita sconfitta dall’altra semifinale contro gli Usa. Ne esce un match vissuto fra parziali e controparziali, fino all’abbrivio decisivo piazzato da Alessio Foconi su Arslanov nel penultimo parziale. Prima di passare il testimone a Daniele Garozzo per la chiusura di ogni conto e la firma in calce alla medaglia di bronzo numero sette di questo strano mondiale ungherese.
Twitter: agenna85
Fotografia Bizzi