Terzo titolo di fila per Beatrice Vio nel fioretto femminile Categoria B dopo quelli di Eger e Roma. Dominata la concorrenza.
Eger, Roma e adesso anche Choengju. Cambiano le città che ospitano i Mondiali, non cambia la vincitrice della gara di fioretto femminile Categoria B. Anzi, la dominatrice. Perché di dominio si è trattato nell’ennesima affermazione di Beatrice Vio nell’arma diventata sua personalissima e riservatissima tenuta di caccia: concorrenza come al solito spazzata via e poi passaggio diretto alla cassa per mettersi a collo la medaglia d’oro che significa terzo titolo iridato di fila.
Ennesima perla da aggiungere a una bacheca traboccante di trofei, ma con il mirino già puntato alla prova a squadre di domenica per provare a riconfermare la storica medaglia d’oro conquistata due anni fa nel mondiale casalingo. Con lei, le sue storiche compagne di mille battaglie Loredana Trigilia e Andreea Mogos, che arrivano da un podio solo sfiorato dopo una gara di grande sostanza (Trigilia) e da un’eliminazione agli ottavi (Mogos) da riscattare nella prova a staffetta.
Nel mentre Bebe ha un paio di giorni per ricaricare le batterie e godersi l’ennesimo trionfo al termine di una gara in cui tutto le è riuscito con la solita, disarmante superiorità: percorso netto ai gironi, le briciole lasciate alle avversarie nella fase ad eliminazione diretta: 15-3 all’ungherese Dani agli ottavi e via proseguendo con il 15-4 alla russa Boykova e il 15-8 a un’altra russa, Vasileva, che vale l’accesso alla finalissima contro la cinese Xiao Rong. È lei a firmare la prima stoccata del match, l’illusione prima della tempesta che la travolge: 15-5 Bebe, recita il tabellino finale. Sipario e applausi scroscianti per la star del palcoscenico.
Twitter: agenna85
Foto Bizzi
