Generazione di fenomeni

Insieme hanno segnato un quinquennio strepitoso per la spada italiana under 20. Per questo le abbiamo premiate col PS Award Speciale. Intervista ad Alessandra Bozza, Beatrice Cagnin, Eleonora De Marchi e Federica Isola.

Per cinque anni hanno dominato la scena giovanile. Una prova di Coppa del Mondo dopo l’altra, un titolo continentale o mondiale alla volta. Sono state semplicemente le più forti, una generazione fenomenale. Non è chiaro cosa sia successo nelle annate 1998 e 1999 per poter regalare alla spada femminile italiane quattro atlete come Eleonora De Marchi, Beatrice Cagnin, Alessandra Bozza e Federica Isola. Una di quelle congiunzioni astrali rarissime, che concentrano un numero impressionante di talenti in uno spazio temporale decisamente ridotto. Si sono date battaglia a livello individuale e insieme hanno costruito qualcosa di straordinario. Un gruppo vincente che in più occasioni ha saputo dimostrarci cosa significa essere squadra. Per questo la redazione di Pianeta Scherma ha deciso di omaggiare col suo Award Speciale la chiusura di un ciclo irripetibile, premiando le quattro ragazze che ne sono state autrici e protagoniste.

In questi anni, insieme, avete vinto tantissimo. Qual è la vittoria a cui siete più legate?
Alessandra Bozza: Sicuramente l’oro Mondiale a Verona. È stata una gara stupenda e piena di emozioni.
Eleonora De Marchi: Sono d’accordo. Il fatto che giocassimo in casa sicuramente ha influito in maniera notevole.
Federica Isola:  Anche per me Verona è stata una vittoria magica e tanto desiderata.
Beatrice Cagnin: In questi anni le vittorie sono state tante e ognuna ha portato grandi soddisfazioni: dalle competizioni di Coppa del Mondo, agli Europei e Mondiali. Nelle gare di Coppa del Mondo l’emozione è stata molto forte, vincere o piazzarsi al secondo posto significava mantenere una posizione di vantaggio nei confronti delle avversarie straniere per arrivare ai campionati Europei e Mondiali con la consapevolezza di poter raggiungere l’obiettivo. E dopo aver vinto gli Europei in Russia è arrivata anche la grande soddisfazione dell’ oro del mondiale a squadre a Verona.

E la delusione più grande?
AB: Gli ultimi mondiali in cui siamo arrivate quinte. Dico questa anche se Ele non c’era (la quarta spadista era, in quella gara, Gaia Traditi, ndr)
FI – Anche per me. È stata la prima volta che non siamo salite sul podio
EDM: Per me la delusione più grande arriva dalla finale dei Mondiali di Plovdiv 2017, persa alla priorità contro la Francia. Ci ho messo parecchio tempo a dimenticare quell’ultima stoccata
BC: La delusione più grande? Sempre, non appena si perde l’obiettivo della vittoria, ma passato questo momento si guarda avanti e ci si prepara mentalmente e fisicamente per la successiva competizione.

Avversarie e amiche da una vita. Come si gestisce una rivalità tra compagne di squadra?
BC: Avversarie e amiche da una vita, è fantastico! Sembra strano ma è così, sempre pronte a sostenerci a condividere strategie, emozioni, delusioni, ad accettare le situazioni non sempre favorevoli per mutarle in vittorie. Rispetto: è la parola d’ordine tra compagne di squadra.
AB:
 La rivalità  c’è, come contro ogni avversario. Ma soltanto in pedana! Siamo amiche e compagne di vita, legate da un percorso lungo e stupendo di cui penso ci porteremo sempre dietro ricordi fantastici.
EDM: Tutte noi in pedana cerchiamo sempre di dare il meglio. L’importante è che ognuno persegua la propria strada senza invidie nei confronti dell’altra, la sana rivalità è una caratteristica fondamentale in tutti gli sport.
FI: Siamo molto amiche tutte e quattro ci frequentiamo anche fuori dalla pedana. Sicuramente nella prova individuale c’era molta rivalità ma con un grandissimo rispetto. Poi nella gara a squadre diventavamo  estremamente unite e compatte.

Avete caratteri simili o diversi?
EDM: Abbiamo tutte e quattro caratteri totalmente diversi.
AB:
 Vero, mandiamo molto d’accordo. Passando così tanto tempo insieme si ha la possibilità di conoscersi bene, di capirsi e di accertarsi per le piccole diversità e sfaccettature di ogni carattere.
BC: I nostri caratteri sono diversi come sono diverse le nostre personalità, e in questi anni abbiamo imparato a conoscerci e ad arricchirci l’una con l’altra, condividendo le nostre personali esperienze.
FI: Forse è proprio il fatto di avere caratteri così diversi che ci ha permesso di andare tanto d’accordo. Ognuna di noi metteva qualcosa nella squadra per completarci.

Ciascuna di voi trovi un aggettivo per definire le altre tre.
AB: Ele estroversa e solare, Chicca paziente (mi sopporta da anni in ogni trasferta!), Bea elegante in pedana mentre fuori è sempre perfetta.
BC: Trovare un aggettivo per definire le mie compagne di squadra? In generale direi ragazze fantastiche! In particolare: Ele solare, Ale creativa, Chicca perspicace
EDM: Bea riflessiva e concreta, Chicca determinata e grintosa, Ale solare e positiva
FI: Alessandra solare, Eleonora tenace, Beatrice impeccabile.

 

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Cosa significa per voi essere squadra?
AB: Esserci sempre per le mie compagne, dare e fare sempre il massimo e alla stesso tempo sapere di poter contare e fidarmi ciecamente di loro. Voglio un mondo di bene a tutte e tre.
BC: Per noi essere squadra significa sostegno, incoraggiamento reciproco, condivisione piena della disciplina sportiva.
EDM: Penso che la cosa più importante in una squadra sia supportare sempre l’altro in qualsiasi situazione si trovi. Il fatto di non sentirsi giudicati impedisce che si crei la paura di sbagliare. Nessuna di noi avrebbe mai fatto pesare un incontro tirato male da parte dell’altra.
FI: Fidarsi. E la fiducia non è mai mancata.

Tre di voi continuano a essere compagne di squadra in Aeronautica. Che effetto vi ha fatto quando siete state scelte insieme?
AB: Bea, Chicca e io siamo compagne di squadra anche in Aeronautica.  È stato bellissimo condividere un momento così importante con loro e soprattutto sono molto felice di poter continuare a gareggiare con loro e Marta Ferrari nelle gare in Italia.
BC: Quando siamo state scelte da questo corpo militare, che ringraziamo molto, è stata una soddisfazione enorme. Poter condividere anche il corpo di appartenenza rafforza il legame sportivo e personale già consolidato in questi anni.
FI: Sono contenta di essere entrata in Aeronautica con le ragazze, è un qualcosa che ci terrà legate per molto tempo.

Da quest’anno siete tutte assolute. Progetti per il futuro?
AB: Personalmente mi auguro solo di continuare a impegnarmi al massimo cercando di sfruttare come opportunità di crescita ogni nuova esperienza.
BC: Siamo consapevoli che la realtà sportiva si fa ancora più impegnativa e concorrenziale. Ciò nonostante, con l’impegno e la determinazione, tutto può essere raggiunto. Anche gli obiettivi che sembrano lontani.
EDM: Il mondo assoluto è sicuramente un mondo diverso e stimolante. Continuerò a cercare di dare sempre il meglio in tutte le competizioni a cui parteciperò.
FI: Sicuramente sarà un anno tosto. Tireremo per fare del nostro meglio!

Twitter: GabrieleLippi1

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Fotografia Bizzi