Il Cairo porta bene al Dream Team, le fiorettiste italiane tornano al successo nella gara a squadre

Battuta la Russia in finale e ritorno al successo dopo 9 mesi per le fiorettiste azzurre. Terzo posto per la Francia.

 

Dal Cairo al Cairo passando per una lunga teoria di podi, un bronzo Europeo e un argento iridato che ancora bruciava e che andava al più presto vendicato. Nove mesi di intense sfide su quell’asse, Italia – Russia, che ormai sembra essere l’unico intrapreso dal fioretto femminile, sopratutto quando si parla di prove a squadre: e se fin da subito appare scontato che sarà questa la sfida che metterà in palio il bersaglio grosso, per fortuna scontato non è l’andamento e il finale del film.

Vince l’Italia, torna a far sentire la propria voce il Dream Team a chiosa di un fine settimana in cui è arrivato anche il ritorno al successo individuale di Arianna Errigo. Finisce 42-40, con gli ultimi secondi al cardiopalma ed Elisa Di Francisca impegnata a respingere gli assalti disperati di Inna Deriglazova e al termine di un match palpitante ed esaltante, sempre in equilibrio e con tanti break e contro break sparsi qua e là, fra parzialoni – particolarmente in palla per le russe Adelina Zagidullina, mentre l’Italia sembra proprio aver recuperato la migliore Errigo – e pericolosi black out. Insomma, tutti gli ingredienti che compongono il più classico dei clash fra queste due corazzate del fioretto femminile, che ad alterne fortune occupano i piani alti della classifica.

Ma aldilà della finale, la gara dell’Italia di oggi è stata convincente lungo tutti gli assalti: il primo match contro la Spagna è servito perché anche Francesca Palumbo potesse dare il suo apporto, quindi l’uno-due contro Canada (in un assalto in cui a un iniziale equilibrio ha fatto seguito la straripamento dovuto al notevole gap tecnico) e Francia – poi terza – come pass per la sfida alle rivali di sempre.

Il resto è storia nota, di un dualismo diventato da qualche stagione a questa parte sempre più esaltante causa subentrata incertezza ed equilibrio e che in Giappone farà il suo ritorno sul proscenio olimpico dopo otto anni causa scellerata (e per fortuna destinata a oblio) rotazione delle armi. E già pregustiamo lo scontro degli scontri.

Twitter: agenna85

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Foto Bizzi