A Tokyo i fiorettisti testano gli impianti Olimpici. Fiorettiste di scena a St. Maur dopo il trionfale fine settimana del Cairo. Sciabolatrici a caccia di riscatto negli Stati Uniti.
Da un super week-end a un altro, prima della pausa per le feste Natalizie e in attesa dell’arrivederci a gennaio. Dopo due settimane di pausa, torna la Coppa del Mondo assoluta di scherma e lo fa proponendo un ricco menù con tre gare spalmate in altrettanti continenti e fusi orari.
Respireranno clima olimpico i fiorettisti, impegnati a Tokyo per la seconda tappa stagionale di Coppa del Mondo: il classico appuntamento con il trofeo dedicato al Principe Takamado, infatti, a questo giro vale come evento test per le competizioni a Cinque Cerchi del prossimo agosto (qui il calendario completo) e la sede della gara sarà proprio la Makuhari Messe, dove la prossima estate ci si giocheranno le medaglie più ambite.
Ma prima il pass per il Giappone c’è da conquistarselo, motivo per cui assume importanza capitale la prova a squadre di domenica: il quarto posto di Bonn ha lasciato comunque gli azzurri in posizione di relativa tranquillità, ma fare bene a Tokyo – dove l’anno scorso l’Italia tornò alla vittoria in Coppa del Mondo – significherebbe mettere quei mattoncini buoni a ricacciare dietro una concorrenza tornata a farsi minacciosa.
Seconda fatica stagionale anche per le fiorettiste, che affrontano la gara di St. Maur. Il fine settimana del Cairo ha restituito all’Italia in un colpo solo il sorriso di Arianna Errigo direttamente dal gradino più alto del podio della gara individuale e quello collettivo del “Dream Team”, tornato a battere la Russia a quasi otto mesi di distanza dall’ultima volta avvenuta proprio al Cairo lo scorso marzo.
E con la pratica qualificazione a Tokyo di fatto archiviata, l’Italia proverà a dare continuità al bel risultato ottenuto in Egitto e a ritrovare la miglior Alice Volpi, apparsa in difficoltà nella due giorni al Cairo. A livello individuale si riaccende la sfida con Deriglazova, che dopo essere rimasta fuori dal podio alla prima gara stagionale, farà di tutto per riprendersi almeno un posto fra le prime tre.
Parola d’ordine, riscatto. Il week-end di Orleans non ha detto molto bene alle sciabolatrici azzurre, che non sono riuscite a essere protagoniste né nella gara individuale né in quella a squadre. Un sesto posto che non compromette le chances di qualifica Olimpica – l’Italia è comunque ancora fra le prime quattro qualificate direttamente e con un buon margine sull’Ucraina – ma che riduce sensibilmente il margine d’errore per le ragazze di Sirovich. Il quale, dal canto suo, conferma il solito quartetto con Sofia Ciaraglia, Martina Criscio, Rossella Gregorio e Irene Vecchi. Un team capace, non più tardi del maggio scorso, di imporsi con grande autorità a Tunisi e a cui serve solo ritrovare la fiducia dei tempi migliori.
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Foto Bizzi