Tutte e sei le armi in pedana nel fine settimana spalmato da giovedì a domenica. La sciabola affronta il primo Grand Prix stagionale. Gare fondamentali per la corsa a Tokyo.
Altro che super week-end! La Coppa del Mondo di scherma fa le cose in grande e, all’alba del nuovo anno, regala subito agli appassionati una scorpacciata di gare da non perdere. Tutte e sei le armi in pedana, in un fine settimana che causa tradizionale sfalsamento di un giorno della gara di Heidenheim (spada maschile) comincerà già dal giovedì per concludersi alla domenica con probabile allungamento alle prime ore del lunedì con le fasi calde del Grand Prix di sciabola a Montreal.
A completare il programma le gare di fioretto femminile a Katowice, di fioretto maschile con una nuova edizione del mitico Challenge International de Paris e di spada femminile, con le protagoniste dell’arma non convenzionale che tornano in pedana per la seconda tappa stagionale a due mesi esatti dalla sin qui unica uscita a Tallinn. Tutte gare di grande importanza in vista della qualificazione alle Olimpiadi, soprattutto quelle che prevedono la prova a squadre, mentre il Grand Prix di sciabola mette in palio pesanti punti (coefficiente maggiorato) per la lotta ai posti individuali.
Tutti confermati rispetto alle precedenti prove i quartetti azzurri, a caccia dei tasselli decisivi per mettere al sicuro la qualificazione. La certezza matematica è poco più di una formalità per le ragazze del fioretto, che avranno però voglia di rifarsi dopo la bruciante sconfitta di Saint Maur, mentre le altre squadre proveranno a rafforzare le loro posizioni, in una corsa a Tokyo che al momento vede l’Italia qualificata in tutte e sei le armi.
Capitolo sciabola: rimandato ai prossimi appuntamenti il discorso a squadre, sforzi concentrati sulle prove individuali che caratterizzano il primo Grand Prix stagionale a Montreal. In casa Italia si vivono due momenti opposti: la tappa del Cairo, ha portato in dote il secondo posto di Luigi Samele e il piazzamento negli otto di Riccardo Nuccio e Gabriele Foschini; di diverso tenore, invece, sono state le prime due gare al femminile, con le azzurre uscite quasi sempre nelle prime battute delle gare. Continuità e riscatto sono dunque le parole d’ordine per il settore guidato da Giovanni Sirovich. Che dalle pedane canadesi attende risposte nell’uno e nell’altro senso.
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Foto Bizzi