Non basta una grande rimonta di Damiano Di Veroli. Azzurri secondi nel fioretto maschile a squadre Cadetti. Vince la Russia.
A una sola stoccata dal rimettere tutto in discussione e, chissà, dalla possibilità di scrivere tutta un’altra storia. Si è infranta solo di fronte al cronometro la straordinaria rimonta di Damiano Di Veroli contro il russo Dmitrii Osipov nella finalissima della prova a squadre Cadetti di fioretto maschile agli Europei di Porec. Alla fine è oro Russia, argento Italia (Giuseppe Franzoni, Gabriel Giardinelli, Marco Proietti a completare il quartetto) e un salomonico 1-1 nella personale sfida odierna fra le due super potenze della scherma continentale, dopo che gli azzurri avevano battuto i russi nella finale di spada maschile.
Una sfida bellissima e palpitante quella fra Italia e Russia, combattuta colpo su colpo in un ottovolante fatto di parziali e controparziali. E che proprio nella frazione decisiva ha vissuto il suo momenti di pathos maggiore, con Osipov che scappa sul 44-38 e sembra a un passo dalla vittoria. Sembra, appunto. Perché da questo momento in poi è Di Veroli a inanellare una stoccata dopo l’altra fino ad arrivare a un solo passo dalla clamorosa rimonta, prima che il cronometro – ottimamente sfruttato da Osipov bravo a respingere gli assalti dell’azzurro – indirizzasse verso i russi il titolo di campioni d’Europa.
Per l’Italia è la medaglia numero 5 di questa spedizione, giunta al termine di una gara che ha visto il quartetto dei fiorettisti battere con autorevolezza la Romania prima di fare filotto verso la finale con i successi ai danni di Ungheria ai quarti e Polonia in semifinale. Gli stessi polacchi hanno poi artigliato il terzo posto ai danni della Germania.
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Foto Bizzi