Il giapponese batte Borel in finale e si aggiudica il Grand Prix di Budapest. Matteo Tagliariol torna negli otto dopo sette anni dall’ultima volta.
Sette anni. Tanto è durato il digiuno da piazzamento nei primi otto di Matteo Tagliariol. Da quando cioè, nel 2013, si impose nella tappa di Coppa del Mondo di Vancouver. A Budapest il trevigiano, oro Olimpico nel 2008 a Pechino, è tornato a lucidare classe e talento, chiudendo ai piedi del podio una gara che già dal prologo di venerdì, sei vittorie in altrettanti assalti e qualificazione immediata al tabellone principale senza passare dai sempre insidiosi turni ad eliminazione diretta preliminari, era nata sotto i migliori auspici.
A fermarne la corsa ai quarti di finale è l’ucraino Igo Reizlin (terzo a fine giornata), che nell’assalto che spalancava la porta alla “zona medaglie” si è imposto per 15-10. Stesso avversario e stesso punteggio che, nel tabellone dei 32, avevano sancito la fine della gara di Valerio Cuomo. Sempre nel tabellone dei 32 si è fermato Andrea Santarelli, mentre Davide Di Veroli, Federico Vismara e Giacomo Paolini sono usciti di scena al primo assalto di giornata. Finale a otto sfiorata, infine, per Gabriele Cimini.
A portarsi a casa l’intero malloppo è il giapponese Masaru Yamada, che nell’assalto decisivo batte 15-11 Yannick Borel (altro podio per la Francia che già aveva ottenuto la vittoria e un terzo posto nella gara femminile) mentre a fare compagnia al già citato Reizlin sul gradino più basso del podio ci sale il kazako Sharlaimov.
Classifica – 1. Yamada (Jpn), 2. Borel (Fra), 3. Reizlin (Ukr), 3. Sharlaimov (Kaz), 5. Minobe (Jpn), 6. Tagliariol (ITA), 7. Berta (Hun), 8. Peterdi (Hun)
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Foto Bizzi