Le reazioni dei protagonisti della scherma dopo il rinvio al 2021 dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020.
Il sogno è solo è rimandato ma non cancellato. Questo è il tenore di quasi tutte le immediate reazioni social da parte dei protagonisti della scherma una volta appreso del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2020. Che su un punto convengono fermamente, senza eccezioni: lo slittamento era l’unica via percorribile.
Tutto rimandato di un anno, quindi. Per alcuni, come la sciabolatrice francese Charlotte Lembach, un colpo duro da digerire, dal momento che la stessa strasburghese aveva deciso di eleggere quello Olimpico a ultimo palcoscenico della sua carriera internazionale.
Ma, più in generale, da tutto il Mondo della scherma arriva un solo grido: ora prendiamoci cura di noi stessi, vinciamo la battaglia contro il virus e poi penseremo a dare il nostro meglio in pedana ancora più forti di prima. È il da Marco Fichera, in Giappone si appresta a vivere la sua seconda Olimpiade e a difendere l’argento di Rio.
Scalpita, e ne ha ben donde, Enrico Berrè, alla sua prima Olimpiade. Per lui, così come per i suoi compagni di squadra, il sogno è solo rimandato.
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Il sogno non è svanito, è solo rimandato! Tokyo , ci vediamo nel 2021 ??⚔️
Prova a trovare il lato positivo in mezzo alla comprensibile delusione anche Olga Kharlan: l’ucraina insegue l’ormai unica medaglia che le manca nella sua scintillante collezione, ma anche lei come tutte quante deve rimandare di un altro anno la caccia all’oro a Cinque Cerchi.
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Un anno può essere però molto lungo, soprattutto in un periodo in cui c’è tantissima incertezza su se e quando si tornerà a gareggiare. Manon Brunet, giustamente, si pone il quesito: «Bene coach, ora che facciamo?»
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