La scherma italiana getta le basi per la ripartenza dopo l’emergenza

La scherma Italia prova a organizzarsi in vista della ripartenza a emergenza conclusa. Incontro fra i vertici federali e i tre ct.

 

Preso atto ufficialmente del rinvio di un anno dei Giochi Olimpici e conosciute le nuove date di disputa delle gare a Cinque Cerchi, la scherma italiana prova a organizzarsi e porre le basi per una futura ripartenza una volta che l’emergenza legata al Coronavirus sarà terminata. Per questo motivo, nella mattinata di oggi mercoledì primo aprile si è svolto un incontro in video conferenza fra il Presidente Giorgio Scarso, i Vicepresidenti Paolo Azzi e Giampiero Pastore e i tre ct della scherma Olimpica.

Alla base del meeting, l’impostazione del lavoro di preparazione dell’appuntamento di Tokyo, slittato ora di ulteriori 365 giorni. Il tutto, ovviamente, in attesa di conoscere le decisioni della Federazione Internazionale sugli sviluppi delle prossime gare. Al momento, anche la prova di fioretto di Tauber è stata spostata, mentre rimangono in calendario gli appuntamenti di metà maggio. Anch’essi facilmente destinati a saltare e a slittare.

In sospeso ci sono anche gli appuntamenti nazionali con le finali tricolori di tutte le categorie: Cadetti e Giovani avrebbero dovuto giocarsi i titoli a maggio a Jesi, ma all’appello manca anche la seconda Prova Nazionale Under 20 che avrebbe messo a disposizione pass. Per queste gare, così come per le finali degli Assoluti, è al vaglio la ricollocazione in calendario nei mesi autunnali, in modo da poter garantire una miglior programmazione di preparazione e allenamenti.

Per poter poi avere un quadro più completo della situazione restano anche da capire le nuove disposizioni governative in tema di sport. In questo modo sarà possibile programmare ritiri collegiali e riprendere la preparazione tecnica.

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Foto Bizzi