Cancellate le gare previste per aprile, maggio e giugno. Restano validi i risultati olimpici sin qui acquisiti. Le linee guida della ripartenza.
Tutto fermo fino a che non sarà possibile ricominciare in tutta sicurezza e garantire la più assoluta regolarità di disputa delle gare. Non che ci volesse quale dote visionaria per intuirlo, ma ora è ufficiale: la stagione internazionale della scherma, di fatto, finisce qui. Almeno per quanto concerne l’annata 2019/2020.
Del resto, non c’era altra strada percorribile da parte della Federazione internazionale, che già lo scorso marzo aveva imposto, su indicazioni della Commissione Medica, un primo stop alle gare. L’ulteriore evoluzione, purtroppo in senso negativo, della pandemia da Covid19 ma anche la minor urgenza di completare il percorso di qualificazione Olimpico dopo il rinvio di un anno degli stessi Giochi di Tokyo 2020 ha fatto il resto: cancellate tutte le gare in calendario per aprile, maggio e giugno e fine anticipata della stagione.
E così, in una lettera urgente indirizzata al presidente del CIO Thomas Bach, la FIE ha tracciato le linee guida di quanto accadrà una volta che la situazione si sarà stabilizzata e si potrà ricominciare a gareggiare. Innanzitutto, come già detto in precedenze, viene confermata la validità di tutti i risultati e di tutti i pass Olimpici conquistati sin qui sia a squadre che individuali. Nessun problema quindi per l’Italia, che aveva qualificato in anticipo tutti e sei i quartetti.
I ranking, di conseguenza, rimangono congelati in attesa della disputa degli ultimi eventi rimasti, ovvero il Grand Prix di fioretto (unica arma a conoscere già le squadre qualificate) e le tappe di Coppa del Mondo delle altre quattro armi. Più nello specifico, le gare di Buenos Aires (spada maschile), Tashkent (spada femminile), St, Niklaas (sciabola femminile) e Budapest (sciabola maschile). All’appello mancano anche i singoli tornei continentali individuali con in palio un unico posto riservato ai vincitori.
Quando ripartire?
Naturalmente, l’evolversi costante e incerto della situazione sanitaria, ha reso impossibile programmare delle date ben precise. Tuttavia, la Federazione Internazionale della Scherma ha posto delle condizioni senza le quali è da escludere il ritorno in pedana, al fine di garantire a tutti i partecipanti le condizioni di assoluta sicurezza sanitaria e la regolarità di svolgimento delle competizioni stesse. L’allentamento della morsa del virus è dunque fondamentale, così come è fondamentale che tutti gli atleti possano avere il tempo per preparare adeguatamente le ultime fondamentali gare. A tal fine, le gare valide per la qualificazione Olimpica saranno precedute da numerose altre tappe di Coppa del Mondo che non andranno in nessun modo a influire sul cammino verso Tokyo.
Fondamentale per il via libera sarà poi il parere della Commissione Medica e della Commissione Atleti in seno alla FIE. Solo quando tutti questi pezzi del puzzle saranno andati insieme, sarà possibile tornare a parlare di scherma, di gare e di Giochi Olimpici.
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Foto Bizzi