La scherma studia la sua “fase 2”. Il Presidente Scarso: «Stiamo lavorando per ripartire»

Il presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso traccia le linee guida per la ripartenza della scherma. Dall’attività di base a quella agonistica di alto livello.

 

L’emergenza Coronavirus non è ovviamente ancora finita, ma dopo che l’Italia è entrata nella cosiddetta “fase 2”, anche la scherma tricolore prova a riorganizzarsi in vista della ripartenza. Prudenza e massimo rispetto delle direttive provenienti della autorità competenti sono le linee guida, in attesa di elle valutazioni del Comitato tecnico-scientifico e del Ministero per le Politiche Giovanili e dello Sport circa il report redatto dal Politecnico di Torino, su incarico del CONI, titolato: “Lo Sport riparte in sicurezza”

A tracciare le linee guida della rimessa in moto, è il Presidente della Federazione Italiana Scherma Giorgio Scarso, che ha esposto il suo piano d’azione. Attività addestrativa, soprattutto per gli atleti di interesse nazionale che devono preparare i Giochi Olimpici, ma anche attività di base e riorganizzazione dell’attività agonistica.

«Assieme al Consiglio federale stiamo formulando e concertando i vari scenari per la ripresa delle attività e delle competizioni agonistiche, dal 1 settembre (attualmente l’attività agonistica nazionale è sospesa fino al prossimo 31 agosto, ndr)» ha spiegato Scarso tramite il sito della Federazione Italiana Scherma. Un primo piano d’azione riguarda gli atleti di vertice a cui è consentito, pur nel rispetto assoluto delle misure di sicurezza e distanziamento sociale, la pratica di attività motoria e sportiva: «per loro stiamo chiedendo la possibilità di riaprire gli spazi d’allenamento dai Centri di preparazione olimpica e paralimpica, sino alle palestre e sale scherma di riferimento di ciascuno».

La crisi figlia dell’emergenza sanitaria, rischia però di avere una pesante ripercussione anche sull’attività di base: «La nostra azione oggi è orientata soprattutto sulla ripresa delle attività per la base del nostro movimento. La riapertura delle sale scherma è per la nostra realtà di fondamentale importanza non solo per la ripresa dell’attività, ma anche per garantire il futuro di tante realtà associative quali club e società ed evitare il disperdere del nostro patrimonio più grande: gli atleti più giovani».

Perché però si possa elaborare un piano ancora più dettagliato e completo, è necessario attendere maggiori istruzioni dalle autorità competenti. Motivo per cui le decisioni definitive, o comunque più dettagliate, saranno prese dopo una nuova riunione del consiglio federale, prevista per i primi di maggio.

«Per quella data» ha spiegato Scarso «siamo fiduciosi di poter affrontare nel migliore dei modi i temi legati alla programmazione dell’attività agonistica, le scelte in merito al rinvio delle fasi conclusive della stagione 2019-2020 o la sua cancellazione, e tutti gli aspetti del percorso di ripartenza del mondo della scherma che, è bene ricordarlo, coinciderà anche con l’avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici».

Twitter: agenna85

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