Thomas Bach: «Olimpiadi di Tokyo a porte chiuse? Presto per dirlo»

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Olimpiadi di Tokyo a porte chiuse? Ancora presto per capirlo con assoluta certezza. A un anno e due mesi dal via dei Giochi Olimpici di Tokyo, l’impossibilità di capire con chiarezza come evolverà la pandemia di Coronavirus, rende superflua ogni possibile discussione sulla modalità in cui verranno svolte le gare.

Lo ha spiegato il numero 1 del CIO Thomas Bach al termine della riunione dell’esecutivo dello stesso Comitato Olimpico Internazionale.  «Manca un anno e due mesi ai Giochi di Tokyo, è troppo presto per arrivare a delle conclusioni. La presenza del pubblico dipenderà dallo sviluppo della situazione legata al Covid-19: i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità saranno molto importanti». Queste le parole in tal proposito dello stesso Bach.

Quest’ultimo, ha inoltre annunciato lo stanziamento da parte del CIO di un budget di 800 milioni di dollari per coprire le spese derivanti dall’aver posticipato di un anno lo svolgimento dei Gicohi. Di questi, 650 sono per le spese organizzative, i restanti 150 per il movimento Olimpico.

Quella delle Olimpiadi di Tokyo porte chiuse potrebbe essere un’eventualità qualora la presenza su scala massiccia del virus SARS-COV-2 non permetta lo svolgersi in sicurezza della manifestazione: Nei giorni scorsi il Presidente del Comitato Organizzatore Yoshiro Mori aveva addirittura paventato il possibile annullamento qualora la situazione non si fosse normalizzata.

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