Le Nazionali di scherma azzurre riprenderanno a lavorare a partire da lunedì 15 giugno. Distanziamento, mascherine e niente assalti le regole base.
La scherma italiana comincia a intravedere timidamente la luce in fondo al tunnel nero: da lunedì 15 giugno, infatti, ripartono i ritiri delle Nazionali ai comandi dei rispettivi CT. Ora che il peggio dell’emergenza legata al Coronavirus sembra fortunatamente alle spalle, per l’Italia delle pedane è tempo di tornare a concentrarsi sul lavoro in attesa della ripresa della stagione internazionale – ferma dallo scorso marzo – che culminerà coi Giochi Olimpici di Tokyo, posticipati di un anno.
Naturalmente la ripresa dovrà sottostare alle rigide regole del protocollo scientifico per la ripresa. Gli atleti saranno alloggiati in camere singole, obbligo di portare la mascherina nelle aree comuni, mantenimento delle distanze e, per quanto riguarda l’aspetto prettamente tecnico, niente assalti. Ad accogliere i singoli ritiri delle Nazionali della scherma azzurra, i centri federali di Roma (Acqua Acetosa), Formia e Tirrenia.
Le prime a ritrovarsi saranno le sciabolatrici da lunedi 15 a venerdi 19 giugno, mentre dal 22 al 26 sarà il turno della nazionale maschile, sempre di sciabola. Per loro il ritrovo è fissato a Roma. A Tirrenia, invece si riunisce il fioretto: dapprima i maschi quindi le ragazze. La spada, infine, riparte da Formia: appuntamento il 22 giugno.
Gli ultimi a ripartire saranno gli atleti e le atlete della scherma paralimpica, il cui raduno è previsto per il prossimo 6 luglio agli ordini dei ct Simone Vanni, Marco Ciari e Francesco Martinelli.
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Foto Bizzi