Il 13 agosto è la giornata mondiale dei mancini. Tantissimi sono stati, fin dagli albori, i campioni di scherma che hanno espresso la loro arte con la mano sinistra. Ci siamo divertiti a comporre, con gli atleti ancora in attività, degli ipotetici quartetti ideali.
Barack Obama, Paul Mc Cartney, Leonardo Da Vinci, Vincent Van Gogh. O, per restare in ambito sportivo, Diego Armando Maradona, Lionel Messi, Gigi Riva, Mariolino Corso, Alvaro Recoba e molti altri ancora. Il loro punto in comune? Essere tutti mancini. Naturalmente anche la scherma ha avuto e ha tuttora tantissimi campioni e campionesse che impugnando l’arma con la mano sinistra hanno scritto pagine.
Ieri è stata la giornata Mondiale dei mancini e, seppur in lieve differita, anche noi di Pianeta Scherma abbiamo deciso di celebrarli. Come? Immedesimandoci nei panni di un ipotetico ct che deve comporre i propri quartetti ricorrendo solo ad atleti mancini. E alla fine ne sono venute fuori squadre con un discreto potenziale…
SQUADRE FEMMINILI
Fioretto femminile – Tanta Italia nel quartetto di fioretto femminile. Ovviamente parlando di mancine, non si può prescindere da Arianna Errigo. Assieme a lei, Francesca Palumbo, mentre a completare il quaretto Leonie Ebert e Ines Boubakri. Nel novero anche l’eterna Aida Mohamed e le canadesi Eleanor Harvey e Jessica Guo.
Sciabola femminile – Della selezione non possono fare parte le due zarine Olga Kharlan e Sofya Velikaya, ma avere come telaio base un terzetto composto da Yana Egorian, Kim Jiyeon e Mariel Zagunis (tutte accomunate dall’aver vinto l’oro ai Giochi Olimpici) è comunque un bell’andare. A completare il team, la grinta di Rossella Gregorio o Martina Criscio.
Spada femminile – Tantissime stelle e un “roster” da fare invidia persino al Paris Saint Germain: una campionessa Olimpica (Emese Szasz), una due volte campionessa del Mondo (Rossella Fiamingo), un’atleta capace per ben quattro volte di mettere in bacheca la classifica finale di Coppa del Mondo (Ana Maria Popescu). Senza dimenticare due campionesse del Mondo come Nathalie Moellhausen e Tatiana Gudkova, la campionessa Europea 2018 Katrina Lehis, il bronzo di Rio 2016 Yiwen Sun, le medagliate iridate Kong Man Wai e Sarra Besbes. Qualità e quantità sufficienti a tirare fuori almeno due/tre quartetti di assoluto spessore.
SQUADRE MASCHILI
Fioretto maschile – Venghino signori, qui c’è grande abbondanza! Un po’ come succede nella spada femminile, anche nel fioretto maschile c’è solo l’imbarazzo della scelta tanta è la qualità a disposizione. A partire dalla classe di Andrea Cassarà. Al suo fianco Race Imboden e l’emergente portacolori di Hong Kong Cheung Ka Long. E poi gioventù al potere, con il ventenne Kiril Borodachev ideale complemento. Anche qui, si potrebbe tranquillamente disporre di due quartetti considerando, fra gli altri, Erwann Le Pechoux, lo spagnolo di Frascati Carlos Llavador e l’argento olimpico di Londra, Alaelddin Abouelkassem.
Sciabola maschile – Trazione azzurra per la squadra di sciabola maschile, con i nostri Luca Curatoli e Gigi Samele. Il tutto da mischiare con la solidità dello statunitense Eli Dershwitz e il prestigio portato da un campione del Mondo, in questo caso anno 2013, come Veniamin Reshetnikov.
Spada maschile – Una squadra che abbraccia tutti i continenti o quasi, quella di spada maschile. E che squadra, perché si possono schierare elementi del calibro del russo Sergey Bida, vincitore dell’ultima classifica di Coppa del Mondo, l’oro Olimpico di Londra 2012 Ruben Limardo e il giapponese Minobe Kazuyasu.
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Foto Bizzi