Battendo in finale la tedesca König a Sidney, Valentina Vezzali si aggiudica la prima medaglia d’oro individuale della sua carriera ai Giochi Olimpici. È la prima delle tre di fila vinte dalla fuoriclasse di Jesi.
Il primo oro individuale di una leggenda della scherma azzurra, e non solo. A Sidney Valentina Vezzali mette in bacheca quello che quattro anni prima ad Atlanta le era sfuggito sul più bello, battuta da Laura Badea nella finalissima. Negli Stati Uniti la fuoriclasse di Jesi si sarebbe rifatta già nella prova a squadre, ma per la massima gloria individuale avrebbe dovuto attendere altri quattro anni.
Più precisamente, il 21 settembre del 2000. A Sidney è il giorno del torneo di fioretto femminile e gli occhi sono tutti puntate sulle azzurre. La Vezzali inizia il suo percorso contro la coreana Seo Mi-Jeong, annientata per 15-3, quindi battendo una dopo l’altra la polacca Silwya Gruchala, la romena Reka Szabo prima di prenotare un posto in finale firmando la personalissima rivincita contro la stessa Laura Badea, spedita a giocarsi il bronzo contro Giovanna Trillini. Con la campionessa Olimpica di Barcellona 1992 a centrare il gradino più basso del podio a spese della romena.
L’assalto con in palio il titolo Olimpico vede Valentina Vezzali affrontare la tedesca Rita König. Il match è di fatto senza storia, con la jesina che domina in lungo e in largo e chiude i conti parando l’attacco dell’avversaria prima di piazzare la botta vincente.
L’oro di Sidney è stato il primo dei tre di fila vinti da Valentina Vezzali in questa competizione. Per lei sarebbero arrivati anche i trionfi di Atene 2004 e Pechino 2008, ma anche un bronzo leggendario nel giorno in cui l’Italia monopolizzò il podio di Londra 2012. Ai Giochi Olimpici Valentina Vezzali ha vinto un complessivo di 9 medaglie, di cui 6 del colore più prezioso. Numero quest’ultimo che la appaia a un’altra leggenda della scherma italiana e mondiale, ovvero Edoardo Mangiarotti.
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