Morte Taimy Chappe: il ricordo di Sara Cometti

 

La scomparsa della spadista cubana Taymi Chappe, avvenuta improvvisamente ieri, ha gettato nello sconforto la scherma internazionale. Tante le amicizie che la Chappe aveva stretto nel corso della sua carriera schermistica. Fra le più commosse, anche Sara Cometti, che a Taymi era legata da profonda amicizia e che così ha voluto ricordarla.

«Taymi era Totò, Peppino e la Malafemmina insieme. Cubana, naturalizzata spagnola, risposata a Napoli e poi immigrata a Miami. Più forte della migliore Flessel, più folle e sregolata del più folle e sregolato Tarantino. La amavano tutti. Campionessa del mondo individuale a Lione e a squadre ad Atene, la spada in Spagna è ed è stata solo lei. Era una potenza della natura, incontenibile sotto tutti i punti di vista. Era il boss delle squadre latine. Negli anni ’90 non c’era gara in cui Cubane, Italiane e Spagnole non fossero sempre insieme, in hotel, al ristorante, in gara e fuori. Lei era la capobanda, quella che animava il pre e il post gara. E quando aveva voglia vinceva, ma non era quella per lei la cosa più importante. Poco per volta il clan aumentava… Tedesche, Ungheresi, Estoni, Russe e persino Francesi. Un gruppo gigantesco di amiche in tour per il mondo, rivali solo per il tempo della gara, guidate da Tay, la conquistadora, che dettava umori e tendenze. Sempre, immancabilmente, col sorriso. Era una tremenda canaglia, con due occhi grandi come il suo cuore. Impossibile non amarla, impossibile non perdonarle il più crudele degli scherzi. Nessuno poteva batterla in nessuna delle sfide che lanciava. E se qualcuno ci andava vicino, lei rilanciava sempre con… “un altro Ginger ale”. Amava la sua famiglia cubana, le sue amiche e compagne di squadra, la sua famiglia napoletana. L’orgoglio cubano si infiammava se parlava di suo padre, eroe del basket in patria, o di sua sorella Mayte, campionessa di pallavolo. Taymi era ironia e sregolatezza, genuinità ed estro. Non disciplina, questo no. Ma qualcuno potrebbe aspettarsi che un vulcano possa esistere per non eruttare mai?».

Sara Cometti

Twitter: @comella__

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Foto Bizzi