Un seminario online per conoscere i segreti dei campioni della scherma. La Future Champions Week debutta dicembre. Un esperimento figlio dell’emergenza ma che è destinato a proseguire anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria.
Sia benedetta la tecnologia. In tempi di Covid e di recrudescenza della pandemia, la scherma non si arrende e trova nuovi modi per continuare la propria strada. E se fra restrizioni, zone rosse e numeri sempre allarmanti, non è possibile trovarsi tutti assieme per allenarsi con i grandi campioni, ecco l’aiuto di internet per dare vita a un prodotto del tutto nuovo.
E così, ecco la Future Champions Week, evento online che permette, attraverso incontri e video online, di conoscere i segreti dei grandi campioni della scherma e carpire qualche trucco da applicare per tutti quelli che puntano a fare attività agonistica ad alto livello. L’evento, in programma dall’1 al 7 dicembre prossimi (costo di adesione, 20 euro), è una sorta di “costola virtuale” del Future Champions Camp, che ogni estate permette ai giovani schermidori di allenarsi a contatto diretto con grandi campione come Enrico e Daniele Garozzo e le rispettive compagne, Erika Kirpu e Alice Volpi.
Per questo giro, però, niente camp live ma la sperimentazione di una nuova formula: «La Future Champions Week vuole essere un’occasione di spunto di lavoro per tutti quelli che vogliono approcciare all’agonismo di alto livello» ci spiega Enrico Garozzo «e la particolarità è data dal fatto che non ci saranno solo gli interventi di noi atleti (io ma anche mio fratello Daniele, Erika, Alice, Rossella Gregorio e Ines Boubakri), ma abbiamo dato spazio a tanti altri aspetti: da quello mentale a quello della preparazione respiratori, con interventi mirati anche in questo senso. Senza dimenticare gli interventi di Angelo Mazzoni tanto sull’importanza della fase d’attacco in tutte e tre le armi quanto sull’aspetto tattico della gestione dell’assalto».
Un evento improntato alla fruizione “on demand”, ma non mancherà l’elemento interattivo. Ogni partecipante, infatti, avrà dei “compiti a casa” da portare a termine entro un certo limite temporale, per poi ricevere un feedback personalizzato dallo staff del camp: «Per ogni compito, ciascun partecipante avrà un giorno e mezzo di tempo per portarlo a termine e mandarci il video finale. Noi poi manderemo un feedback personalizzato».
Se la nascita della Future Champions Week sembra essere dettata da una necessità contingente figlia dell’emergenza sanitaria, l’idea di base di chi l’ha organizzata è quella di proseguire con questo esperimento anche quando l’emergenza sanitaria sarà solo un brutto ricordo: «Sicuramente non è un progetto pensato per nascere e morire solo in corrispondenza di questo periodo in cui tutto è bloccato, ma vogliamo dargli continuità, sviluppando altri argomenti specifici che di volta in volta naturalmente cambieranno».
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Foto Future Championship Camp/Facebook