Road to Tokyo 2020: solo Italia e Stati Uniti con il pieno di qualificati

Gli azzurri e gli americani sono, al momento qualificati con tutte le armi ai prossimi Giochi di Tokyo. Percorsi di difficoltà diversa, ma per entrambe le Nazioni tante ambizioni e squadre molto competitive.

 

Vado al massimo, vado a gonfie vele. Navigano sulle note di Vasco Italia e Stati Uniti, che nell’attesa di Tokyo, rimandata di un anno per le purtroppo note vicende legate al Coronavirus, si godono il pieno di qualificati e possono con tutta calma lavorare sui dettagli in vista dell’appuntamento degli appuntamenti. Certo l’incertezza sul futuro è tanta e la ripresa il prossimo gennaio della stagione internazionale è molto più che un’incognita; ma è proprio di fronte a questi fattori che l’aver chiuso ogni pratica prima dello stop causa pandemia si è rivelato di fondamentale importanza.

Naturalmente, impossibile paragonare il cammino di qualificazione delle due nazionali, con le compagini azzurre che in Europa hanno dovuto affrontare una concorrenza agguerritissima: dalla Russia alla Francia, passando per l’Ungheria, senza dimenticare Ucraina (soprattutto nella sciabola femminile e nella spada maschile) o quelle nazionalità competitive al massimo in una sola arma come ad esempio l’Estonia della spada femminile. Ben più agevole il cammino invece degli Stati Uniti, dal momento che il campo partecipanti nel continente PanAmericano è decisamente meno competitivo, soprattutto sotto l’aspetto quantitativo.

Le divergenze fra le due squadre, però, di fatto finiscono qui. Perché, e gli ultimi anni sono lì a raccontarlo, a Tokyo l’Italia si troverà facilmente ad avere a che fare con gli schermidori a Stelle e Strisce. Naturalmente la prima sfida che viene in mente è quella nel fioretto maschile, con l’incrocio in finale fra le due squadre diventato un vero e proprio classico quasi come Italia-Russia fra le ragazze. In Coppa del Mondo così come ai Mondiali – con tre vittorie italiane in tre occasioni fra Budapest 2013, Lipsia 2017 e Wuxi 2018 –  e ai Giochi di Rio, con il bronzo strappato da Imboden e compagni proprio ai danni degli azzurri.

Ma attenzione anche a fiorettiste e spadiste. Gli exploit di entrambi i quartetti ai Mondiali di Wuxi 2018 sono esempi recenti delle potenzialità insite nei team americani. Anche se nel fioretto tutto sembra orientato all’ennesimo rendez-vous fra Italia e Russia e nella spada può sempre succedere tutto e il contrario di tutto. Naturalmente, a così lunga distanza dalle gare e al netto dell’incertezza che alligna sulle modalità e la durata della prossima stagione, sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano.

Ma il fatto di avere sei squadre e diciotto carte da medaglia per le prove individuali è un dato di fatto incontrovertibile. E in questo momento Italia e Stati Uniti sono nella posizione più invidiata da tutti. Per fare due esempi di grandi scuole storiche, Russia – su cui pende sempre il giudizio del Tas sull’ammissione o meno ai Giochi, con relativo effetto a cascata sulla scherma – e Francia rischiano di non poter schierare il proprio “arsenale” al completo.  Poter preparare in tutta tranquillità il Grande Appuntamento può fare tutta la differenza del Mondo.

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Foto Augusto Bizzi