Il fiorettista bresciano, che ha curato l’organizzazione della competizione riservata agli under 12 e Under 14, racconta le sensazioni della vigilia. Fra emozioni e voglia di ripartire.
Andrea Cassarà ha gareggiato a Mondiali e Olimpiadi, preso parte a tantissime prove di Coppa del Mondo. Ma alla vigilia del via della gara da lui organizzata, l’International Fencing Challenge (qui per programma, orari e come seguire le gare) la tensione che respira è proprio la stessa dell’alba prima di un grande evento.
“La sensazione è la stessa di quella del giorno prima di una gara” ci conferma il due volte campione Olimpico a squadre prima di tuffarsi negli ultimi preparativi “c’è la giusta adrenalina, la giusta tensione. Del resto per allestire questa gara abbiamo lavorato e investito tanto, ma c’era la voglia di ripartire e di farlo in assoluta sicurezza”.
All’appello hanno risposto circa 300 atleti, fra cui cinque provenienti dall’estero. “L’anno scorso eravamo quasi il doppio su una gara sviluppata in due giorni” continua Andrea Cassarà “quest’anno gli scritti sono quasi la metà su tre giorni, ma va bene così. Da qualche parte bisognava pur ripartire, serviva dare un segnale che le cose si possono fare e perdipiù in un ambiente assolutamente sicuro”.
Fra i più gasati dal ritorno in pedana, ovviamente i giovani protagonisti: “Ovviamente hanno tutti una grande voglia di tornare a gareggiare, diciamo che i miei ragazzi non ho di certo dovuto spingerli”.
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto Augusto Bizzi
