Distanziamento, divieto di urla e abbracci, mascherine: ecco come si torna in pedana dopo il Coronavirus

Sanificazione del luogo di gara, distanziamento, niente abbracci a fine assalto e urla dopo le stoccate. Così la scherma si prepara a ripartire dopo la pandemia.

 

Distanziamento, mascherine ben piazzate sul viso tranne quando si è in pedana a tirare o a fare riscaldamento, divieto assoluto di urlare dopo una stoccata, niente abbracci e festose “invasioni di pedana” per festeggiare una vittoria a fine assalto. La scherma internazionale si prepara a ripartire dal prossimo marzo, ma come tutti gli altri sport deve scendere a patti con l’emergenza Coronavirus e con la necessità di fare di tutto perché il contagio non si diffonda ulteriormente.

E così ecco le disposizioni emanate dalla Federazione Internazionale affinché si possa gareggiare in assoluta sicurezza (clicca qui per il documento completo). Di certo il sound ambientale dei palazzetti è destinato a cambiare e per molti, che nell’urlo dopo una stoccata trovano anche un modo per caricarsi e sfogare la tensione, ci sarà da fare a cazzotti, almeno inizialmente, con il proprio istinto. Faranno parte, almeno momentaneamente, del passato anche le corse dalla panchina verso l’atleta in pedana, tipico delle gare a squadre. Fra le disposizioni emesse dalla FIE per questa scherma ai tempi del coronavirus, anche la sostituzione della tradizionale stretta di mano a fine assalto con il saluto ovviamente a debita distanza

Tutti i presenti sul luogo di gara verranno sottoposti al controllo della temperatura, mentre sarà ovviamente interdetto l’ingresso al pubblico. Oltre al rigoroso rispetto di una serie di precauzioni e accorgimenti nell’immediata vigilia della gara stessa. Il tutto nell’attesa di tempi migliori e di vedere la fine dell’incubo. Ma ripartire, e farlo in tutta sicurezza, è al momento la cosa più importante.

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Foto Bizzi