Paolo Pizzo: “Ho già addosso la pressione della gara!”

Il due volte campione del Mondo di spada è pronto per il ritorno in pedana a due anni di distanza dall’annuncio di voler lasciare l’azzurro. Lo abbiamo intervistato per farci raccontare le emozioni della vigilia.

 

Da Cali a Kazan. In mezzo, non solo qualche migliaio di chilometri ma anche tanta acqua passata sotto i ponti di Paolo Pizzo. La decisione di allentare la presa sulle gare internazionali, l’allargamento della famiglia con l’arrivo della secondogenita, il fuoco schermistico mai del tutto spentosi malgrado la riduzione del raggio d’azione agonistico. E poi quel pensiero stupendo di provare a ributtarsi nella mischia e giocarsi le sue carte per salire sull’aereo diretto in Giappone il prossimo luglio.

L’emergenza sanitaria e il continuo rinvio della ripartenza delle gare hanno un po’ ostacolato il piano del due volte campione del Mondo, ma non hanno fermato la sua voglia di tornare a ruggire in pedana. E così a Kazan ecco il ritorno in una prova di Coppa del Mondo, con l’annesso carico di emozioni, paure e atmosfere che sono una competizione può regalare.

Sei pronto a fare il tuo ritorno in pedana dopo due anni dall’annuncio di voler lasciare la Nazionale. Potessi tornare indietro rifaresti tutto?

Al 100%! Potendolo fare, e per questo ringrazio l’Aeronautica Militare che mi ha permesso di allentare un po’ la presa sulle gare internazionali tenendo però sempre alta la concentrazione su quelle Nazionali o sugli appuntamenti di prestigio come quelli di Wuhan del 2019, ho potuto godermi la nascita, lo sviluppo e la crescita della bambina. Io vivo tutto in maniera super esaltata, in quel periodo per me era difficile pensare di rivedere la piccola a distanza di due settimane perché ero via per una gara. Adesso invece è arrivato il momento giusto per tornare a dire la mia in pedana. E in tal senso devo anche ringraziare lo staff federale, dal ct Sandro Cuomo ma anche Enrico Di Ciolo e Dario Chiadò, e il mio maestro Andrea Giommoni per avermi riaperto la porta.

Finalmente si torna in pedana, cosa ti aspetti dalla gara di Kazan?

Sicuramente una competizione molto dura, dal momento sono sempre stato un diesel nell’avviarmi, tanto nella gara singola quanto in ottica di obiettivi a più ampio respiro. Spesso mi capita anche in allenamento, cominciare senza grandi spunti e poi pian piano trovare ritmo. Sarà dura perché tutti i miei avversari hanno mantenuto una sorta di “filo logico agonistico” che li condurrà fino a Tokyo. Ma mi è mancato tutto tantissimo, c’è grande entusiasmo e non vedo l’ora di ricominciare.

I tuoi compagni di squadra come hanno reagito alla notizia del tuo ritorno?

Ovviamente non hanno perso tempo per sfottermi e tirare fuori tutte le dichiarazioni in cui dicevo che non sarei tornato sui miei passi. Dopo questa esperienza ho imparato che nella vita non biosnga mai dire mai. Non posso fare altro che stare al gioco e aspettare semplicemente che passi la buriana. Ma ad ogni modo lo sfottò e lo scherzo sono momenti che fanno parte della vita di uno sportivo e quindi lo accetto con il sorriso.

Che sensazione prova Paolo Pizzo alla vigilia di questo nuovo inizio?

Ho già addosso la pressione della gara! (ride, ndr). Forse dire che sono terrorizzato è troppo, ma direi che “sommerso dalle emozioni” possa rendere bene come mi senta in questo momento.

Twitter: agenna85

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Foto Bizz