Nicola Zanotti: “Con Bhavani ho vinto la mia scommessa”

Il Maestro livornese si gode la qualificazione Olimpica della sua allieva indiana Bhavani Devi. Un’avventura nata cinque anni fa e arrivata al suo compimento a Budapest. E la sfida alle grandi della sciabola è già lanciata.

 

All’appuntamento con la storia, Nicola Zanotti e la sua allieva indiana Bhavani Devi ci sono andati in macchina. Nove ore e mezza di viaggio, da Livorno a Budapest. Si fa quel che si può in questi tempi martoriati di Covid e viaggi impossibili, ma di fronte alla prospettiva di scrivere la Storia con la maiuscola, poco o nulla può tenere.

Una sfida affascinante e tutt’altro che priva di rischi, quella accettata dal Maestro Livornese, nata cinque anni fa per volere di una ragazza con un sogno enorme, quello di gareggiare alle Olimpiadi, e una determinazione ferrea per realizzarlo a ogni costo. Più forte anche della pandemia che, proprio alla vigilia dell’ultima gara, ha sospeso tutto in un limbo di incertezza. E ora che tutto è andato a posto, che la storia ha avuto il suo lieto fine, Nicola Zanotti si gode la sua vittoria più importante.

Quali sono le sensazioni del giorno dopo?

Una soddisfazione immensa. Mi ha fatto tantissimo piacere vedere che anche qui in Italia questa impresa ha avuto tanto eco fra articoli sulle maggiori testate sportive e il messaggio social del Presidente Azzi. In tanti anche al palazzetto si sono congratulati con noi, dalle ragazze e i ragazzi italiani a tanti atleti stranieri. Ma anche Augusto Bizzi era commosso.

Immagino anche l’emozione di Bhavani

Era emozionatissima. È scoppiata a piangere a dirotto. Dopo che ha finito di tirare con le ragazze indiane è stata un po’ sugli spalti ma poi è andata via da tanta era tensione. Poi l’eliminazione dell’Ungheria per mano delle azzurre e la vittoria della Corea sull’Ucraina ha dato il via alla festa. Peraltro va detto che ha tirato benissimo domenica nella prova a squadre, perdendo di un niente contro la Marton e battendo Pusztai e Katona.

Come avete gestito questo anno di limbo?

Diciamo che non è stato per nulla facile. Da che mancava una settimana alla gara decisiva, siamo arrivati che è passato un anno e ovviamente questo ha aggiunto ulteriore stress. Anche perché in India c’era grande attesa per questo risultato, al punto che ha dovuto chiudere i suoi profili social da tanta era la pressione che c’era su di lei. Per farti un esempio, ieri (domenica, ndr) mentre tornavamo in auto ha ricevuto un messaggio addirittura dal Ministro dello Sport indiano.

In che modo vi siete organizzati per affrontare le difficoltà legate alla pandemia?

Dopo l’annullamento della gara di Sint Niklaas lei è tornata in India e facevamo tantissime lezioni on line e in video chiamata. Facevamo gambe scherma o simulavamo degli assalti virtuali: lei sul suo terrazzo, io in casa mia. Rimanevamo spesso in contatto, anche con il mental coach Angelo Carnemolla che spesso la doveva tirare su di morale. Questo per i primi mesi, poi la cosa è andata un po’ scemando ma lei non si è arresa e ha fatto di tutto per ottenere il visto sportivo per tornare ad allenarsi qui in Italia. Hanno provato anche a metterle a disposizione dei Maestri là in India, ma non c’è stato verso! E alla fine, dopo che una prima volta le avevano rifiutato il visto, ha smosso mari e monti e alla fine ha avuto ragione lei!

Nicola Zanotti e Bhavani Devi ai Mondiali di Budapest 2019 (Foto: Bizzi)

Come è nata questa sfida?

Nel 2016 è venuta da me, dicendomi che si voleva stabilire a Livorno e lavorare con me per andare alle Olimpiadi. Sono uno a cui le sfide piacciono e ho deciso quindi di accettare ed è stata un’esperienza bellissima. Con lei ho dovuto lavorare non solo sotto l’aspetto tecnico, ma anche sotto quello mentale e culturale. Ad esempio anche come pormi io nei suoi confronti in determinate situazioni. Alla fine la lezione tecnica è anche la parte più semplice, perché di fatto a fare la professionista ha cominciato a 23 anni. Però ha una determinazione impressionante ed è questa la sua forza.

Ora ci sono i Giochi: anche se è ancora molto presto, cosa ti aspetti dalla gara?

Io ti dico: cercheremo di goderci ogni attimo, perché non abbiamo addosso la pressione delle Olimpiadi. Ma posso assicurarti che ora come ora tirare contro Bhavani può essere un bel problema, soprattutto se lei riesce ad andare in pedana libera e pensando solo a divertirsi. Come detto, andremo a godercela ma non certo solo per fare una gita.

Come lo preparate questo appuntamento?

Giovedì ritorna in India per partecipare ai Campionati Nazionali che aveva già in programma. Così ne approfitta anche per tornare a casa che è da novembre che è lontana da casa sua. E qui a Livorno vive praticamente da sola con pochissima vita sociale. Poi continueremo la nostra programmazione e a lavorare, sperando anche che il Covid ci dia una tregua. Giovanni Sirovich e la Federazione italiana così come Christian Bauer ci hanno dato spesso occasione di allenarci con loro e permettere a Bhavani di confrontarsi con atlete di alto livello. Anche perché ora sono loro stesse a cercarla, dal momento che tirare con lei è diventato allenante.

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Foto Bizzi