In Russia una tappa fondamentale per la spada. In palio gli ultimi pass per Tokyo individuali e a squadre. Per i due quartetti italiani l’occasione di testarsi in vista dei Giochi.
Archiviato l’intenso fine settimana di Budapest dedicato alla sciabola, la Coppa del Mondo di scherma si trasferisce a Kazan e lascia palcoscenico e pedane alla spada. La formula è la stessa della gara ungherese, con prova maschile e femminile accorpate tanto individualmente quanto a squadre.
Tanti i temi di interesse per questa prova: in casa Italia, archiviata con un turno di anticipo la pratica della qualificazione Olimpica con entrambi i quartetti, c’è curiosità in particolare per il ritorno in gara di Paolo Pizzo. Il due volte campione del Mondo della specialità scalpita per tornare in pedana dopo uno stop di due anni a seguito delle decisione di allentare un attimo la pressione sulla propria carriera internazionale. Kazan è poi fonte di ricordi dolci tanto per Enrico Garozzo, che al Mondiale 2014 chiuse con la medaglia di bronzo, quanto per Rossella Fiamingo che tornò in Sicilia con una medaglia d’oro individuale e un bronzo a squadre – in quartetto allora anche Mara Navarria – al collo.
La gara di Kazan è fondamentale anche per completare il quadro delle squadre e degli atleti qualificati individualmente ai prossimi Giochi di Tokyo per quanto concerne la spada. Una lotta serrata tanto al maschile quanto al femminile, da cui per fortuna l’Italia si chiama fuori avendo già vidimato a suo tempo i biglietti per Tokyo.
Particolare la scansione delle gare: si parte il venerdì con le qualificazioni del tabellone maschile, quindi sabato è la volta di quello al femminile. Domenica i due tabelloni principali, fra lunedì e martedì le prove a squadre: una prima fase che si chiude con gli ottavi di finale, quindi la fase decisiva dai quarti di finale fino alla proclamazione dei quartetti vincenti.
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Foto Bizzi