Un focolaio con una trentina di contagiati al Covid-19 è scoppiato dopo la prova di Coppa del Mondo di sciabola a Budapest. A riportare la notizia, il quotidiano francese L’Equipe.
Brutte notizie da Budapest dopo la prova di Coppa del Mondo di sciabola andata in scena lo scorso fine settimana: come riportato dall’autorevole quotidiano francese “L’Equipe”, infatti, al termine delle gare sarebbe scoppiato un vero e proprio cluster di Covid che vedrebbe il coinvolgimento di una trentina di persone fra atleti, componenti degli staff tecnici e classe arbitrale.
Negli scorsi giorni, una nota ufficiale della Federazione Giapponese aveva reso noto la positività di cinque membri della squadra nipponica, mentre nella giornata di sabato era stata la greca Despina Georgiadou a rendere noto di essere risultata positiva al Covid. Sempre stando all’Equipe, nell’elenco dei contagiati – allargatosi come detto alla trentina di persone a cui sarebbe stata riscontrata la positività alla cosiddetta “variante inglese” – ci sono anche due atleti e un allenatore della Francia, posti in isolamento precauzionale. Così come altri tre o quattro contatti stretti di quest’ultimi.
Il tutto malgrado le misure di sicurezza approntate in vista di un ritorno sicuro alle competizioni: dai controlli serrati a tutti i presenti con test e tamponi, alla creazione di una “bolla” in cui isolare le delegazioni, sino alle procedure adottate da parte delle singole nazioni partecipanti per scongiurare ogni potenziale rischio.
È evidente che qualcosa non ha funzionato: non tanto sotto l’aspetto agonistico, con gare spettacolari e combattute, quanto sotto l’aspetto sanitario. Purtroppo, di questi tempo, un dettaglio tutt’altro che di poco conto.
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Foto Bizzi