100 giorni ai Giochi di Tokyo: che Olimpiadi saranno per la scherma?

Parigi 2024: cosa hanno raccontato le qualificazioni della scherma

Inizia il countdown finale verso i Giochi di Tokyo. Un’edizione storica per la scherma, ma anche attorniata da tanta incertezza sullo sviluppo delle gare, fra mancanza di competizioni e assenze illustri.

 

Il countdown verso il 23 luglio, data di inizio ufficiale dei Giochi Olimpici di Tokyo dopo il rinvio di un anno causa Covid segna -100. Una data simbolica importantissima, riconosciuta da tutti come quella della rinascita dopo il periodo buio della pandemia. Ma che Olimpiadi saranno per quanto concerne la scherma?

Difficile fare le carte alle gare che scattano il prossimo 24 luglio con le gare individuali di  spada femminile e sciabola maschile. Perché se già in tempi normali può succedere di tutto e di più vista la particolarità della gara Olimpica e il corollario emozionale che essa porta con sé, spesso fatale a tanti grandi campioni e campionesse, figurarsi in tempi come questi. Il carico da 90 lo ha aggiunto lo stop arrivato dalla FIE alle gare internazionali previste per aprile e maggio. Che significa, si tira dritto fino a Tokyo senza ulteriori prove e indicazioni che provengono dal confronto diretto con gli avversari.

Per gli staff tecnici e gli atleti, una sfida dentro la sfida. Quella di preparare una gara che in una giornata sublima quattro (cinque in questo caso) anni di duro lavoro finalizzati all’unico obiettivo che conta quando si parla di Cinque Cerchi: tornare a casa con una medaglia. Per di più lavorando con pochissimi dati a disposizione. Certo elementi di analisi e spunti le tappe di Coppa del Mondo di marzo ne hanno offerti, ma comunque pochi e troppo distanti dalla Gara delle Gare.

Anche per quanto concerne il campo partecipanti, le carte si sono molto mischiate dopo il rinvio di un anno dei Giochi, soprattutto per quanto concerne il campo femminile. Su tutte, ad esempio Elisa Di Francisca e Yana Egorian, che hanno sospeso la loro carriera per maternità e che in Giappone non ci saranno, mentre Violetta Kolobova, altra neo-mamma, ha subito ripreso gli allenamenti dopo il parto per farsi trovare pronta a Tokyo.

In mezzo a tanta incertezza, però si può provare ad aggrapparsi a qualche certezza: la prima è dettata dal fatto che quella di Tokyo sarà a prescindere un’edizione storica per la scherma, con l’assegnazione di 12 titoli Olimpici fra individuali e a squadre. La seconda è data dall’Italia e dai suoi campioni, pronti a brillare in pedana e in lizza in tutte le gare. Ma soprattutto che ancora una volta, quando si parla di Olimpiadi, sarà un grandissimo spettacolo di sport, emozioni e storie da raccontare.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma sui socialInstagram, TelegramFacebook

Foto Manky/Bizzi