La scherma non è soltanto lo sport che ha portato il maggior numero di medaglie all’Italia nella storia delle Olimpiadi, ma anche quello, in coabitazione con l’atletica, ad aver dato più portabandiera. Da Nadi alla Vezzali, la storia degli alfieri azzurri venuti dalla pedana.
Con 125 medaglie complessive, la scherma rappresenta per l’Italia la maggior miniera di medaglie nella lunga storia dei Giochi Olimpici. Ma c’è altro: scorrendo infatti la lista dei portabandiera che, a partire da Londra 1908, hanno avuto l’onore di sfilare davanti alla delegazione azzurra, in sei occasioni ci si imbatte nel nome di atleti provenienti dalla scherma. Un primato che lo sport delle pedane condivide con l’atletica leggera.
Il primo in assoluto fu, ad Anversa nel 1920, il livornese Nedo Nadi. Autentico artista della scherma, in quell’occasione Nedo Nadi riuscì a conquistare ben cinque medaglie d’oro, mancando il titolo soltanto nella spada individuale, fermato da un problema fisico che lo costrinse al ritiro. Per avere un altro portabandiera proveniente dalla scherma si dovette attendere soltanto 16 anni: a Berlino a sfilare davanti a tutti gli atleti dell’Italia fu Giulio Gaudini. Anche per lui fu un’Olimpiade ricca di soddisfazioni: doppio oro nel fioretto, fu anche argento nella sciabola a squadre.
All’elenco ovviamente non poteva mancare Edoardo Mangiarotti: il leggendario “Re di Spade” fu il primo atleta ad avere l’onore di essere il portabandiera in due occasioni di fila fra Melbourne 1956 e Roma 1960, andando a segno in entrambe le edizioni. Quattro anni dopo, a Tokyo 1964, fu Giuseppe Delfino a essere designato portabandiera, sfilando davanti a tutti da campione Olimpico in carica nella spada maschile.
Sono invece donne le ultime in ordine cronologico ad aver rappresentato la scherma italiana in qualità di Alfiere durante la cerimonia di apertura. Stiamo parlando naturalmente di Giovanna Trillini ad Atlanta 1996 e di Valentina Vezzali a Londra nel 2012. Tanto Giovanna ad Atlanta quanto Valentina a Londra chiusero la loro gara con la medaglia di bronzo. In particolare la Vezzali completò la storica tripletta italiana all’Excel Center al termine di una rimonta entrata negli annali della scherma.
Intanto Tokyo si avvicina e la figura di Aldo Montano, che in Giappone disputerà la sua quinta Olimpiade, ha tutti i crismi per poter diventare il “settebello” in mano alla scherma per staccare l’atletica e prendersi in solitaria un altro primato per l’Italia sportiva ai Giochi Olimpici.
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Foto Bizzi