Fioretto femminile: fa discutere la mancata convocazione di Camilla Mancini e Francesca Palumbo

Fa discutere la mancata inclusione delle due fiorettiste nella lista delle selezionate per le Olimpiadi di Tokyo, dove vola invece Erica Cipressa ritenuta per scelta tecnica del ct più idonea per la gara a squadre.

 

 

Per un’Erica Cipressa che vola a Tokyo, ci sono due fiorettiste scontente che, dopo aver accarezzato il pensiero stupendo di essere protagoniste in Giappone, restano fuori dalle convocazione azzurre. Naturalmente parliamo di Camilla Mancini – che comunque volerà in Giappone come riserva – e Francesca Palumbo, le cui esclusioni hanno ovviamente suscitato discussioni e polemiche. E le reazioni non sono arrivate a tardare.

In primis parte dei Gruppi Sportivi per cui le due atlete sono tesserate, Fiamme Gialle (Mancini) e Aeronautica Militare (Palumbo). Ma anche sul web e sui social infuria il dibattito. Fra accuse di “conflitto di interessi” (Erica è la figlia del Commissario Tecnico del fioretto ed entrambi sono tesserati per il Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro), tabelle comparative dei risultati ottenute nelle ultime stagioni dalle tre atlete e persino un’interrogazione parlamentare promossa dal senatore frascatano Emanuele Dessì.

Non ha poi mancato di far sentire la propria voce anche il Frascati Scherma, società presso cui le due ragazze si allenano. In un articolo uscito ieri sul Messaggero Metropoli, il Presidente del club tuscolano Paolo Molinari ha sottolineato come tanto Camilla Mancini quanto Francesca Palumbo fossero già state presenti in più occasioni nel quartetto azzurro in gare come Mondiali ed Europei. E, soprattutto, come le cose per l’Italia non fossero poi andate tanto male visto che il Dream Team era sempre e comunque andato medaglia nei grandi eventi in cui le due erano presenti in squadre.

Dal canto suo, il Commissario Tecnico ha motivato la sua scelta come squisitamente dettata da ragioni tecniche.  Erica al momento è per Andrea quella che dà maggiori garanzie in una gara particolare come quella a squadre. Come al solito, al netto di ogni polemica e giudizio preventivo, il verdetto tocca alla pedane. Mercoledì 29 luglio sapremo se Andrea Cipressa avrà avuto ragione o meno.

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Foto Bizzi