Ancora guai con l’antidoping per Daniel Jerent, lo spadista francese non sarà ai Giochi di Tokyo

Daniel Jerent assolto dall'Agenzia antidoping francese

Una positività a un diuretico riscontrata in un controllo del 2020 inguaia Daniel Jerent e costringe la Federazione francese a toglierlo dalla lista dei selezionati per i Giochi di Tokyo. Non è la prima volta che lo spadista francese si trova nei guai con l’antidoping.

 

Daniel Jerent non andrà ai Giochi Olimpici di Tokyo. La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, è di quelle destinate a fare rumore. Per la tempistica, manca infatti meno di un mese al via dei Giochi; e per il nome coinvolto.  Alla base c’è una positività a un diuretico (così riporta l’Equipe) riscontrata durante un controllo datato novembre 2020, quando comunque tutte le competizioni internazionali erano sospese causa emergenza Covid. La positività tanto del campione A quanto del campione B ha messo sull’attenti l’Agenzia Nazionale per la Lotta al Doping e, soprattutto, dato il via a un’inchiesta per valutare eventuali sanzioni da comminare allo spadista.

Dal canto suo, la Federazione Francese della Scherma ha scelto di depennare il nome di Jerent dalla lista dei convocati per Tokyo. Meglio non minare la serenità di un gruppo che sta preparando un appuntamento così importante; ma, soprattutto, meglio evitare ogni rischi che un’eventuale medaglia conquistata a Tokyo, dove la Francia difende la medaglia d’oro conquistata a Rio contro gli Azzurri, venga in seguito revocata.

“Malgrado la fiducia che riponiamo in Daniel” si legge nel comunicato ufficiale federale “la FFE prende la decisione di ritirare il suo nome dalla selezione per i Giochi Olimpici affinché possa difendersi al meglio e allo stesso tempo la squadra francese possa continuare serenamente la propria preparazione”.

Una mazzata dura da digerire per Daniel Jerent, peraltro non nuovo a “disguidi” con l’Agenzia Antidoping: nel 2018, alla vigilia dei Mondiali di Wuxi, deve rispondere di tre “no show” ai controlli a sorpresa. Come corollario, una sospensione di un anno dall’attività agonistica comminatagli nel giugno 2019 e scontata retroattivamente con inizio a maggio 2018. Il rientro in tempo per i Mondiali di Budapest si era poi rivelato decisivo per i compagni nel cammino verso la conquista del titolo iridato in Ungheria.

Non bastassero i guai in pedana, Jerent nell’aprile del 2020 ha dovuto fare i conti anche con la doppia frattura del femore rimediata in un incidente stradale occorsogli mentre era in Guadalupa. Ora il colpo di grazia di un’Olimpiade sfumata quando ormai la partenza era prossima e quel senso di impotenza di fronte a un qualcosa che lo stesso Jerent definisce totalmente ingiusto.

La sua assenza a Tokyo, quindi, spalanca le porte della prova individuale a Romain Cannone, inizialmente selezionato come riserva per la prova a squadre.  In questo ruolo subentrerà quindi Ronan Gustin, che completerà il quartetto assieme a Yannick Borel e Alexandre Bardenet.

Twitter: agenna85

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Foto: Augusto Bizzi