Enrico Garozzo, Marco Fichera e Andrea Santarelli si giocano le loro chance in una gara in cui davvero può succedere di tutto e non ci sono veri favoriti alla vigilia.
Parola d’ordine: imprevedibilità. Più del torneo femminile, oltre il solito confortevole rifugio che fa di questa parola la scappatoia ideale per non esporsi troppo in pronostici che si potrebbero rivelare fallaci. Altro che chiaroveggente, per leggere le carte della prova olimpica di spada maschile servirebbe la macchina del tempo. Giusto per fare un salto in avanti fino a domenica 25 luglio, vedere come va a finire e tornare indietro per scrivere con il senno del poi.
Facezie a parte, mai come a questo giro si alza altissimo il muro della difficoltà di fare una lettura preventiva e indicare favoriti e outsider. E non solo per il parco partecipanti di altissimo livello e per la naturale “stranezza” di una gara come quella Olimpica in cui mille fattori contribuiscono al risultato, spesso mettendo il bastone fra le ruote ai grandi favoriti. Di mezzo c’è ovviamente il lungo stop internazionale causa pandemia e i relativi corollari, compreso il fatto che tutti gli attori protagonisti si presentano sul palcoscenico di fatto senza gare o quasi nelle gambe.
Ma quindi chi sarà il re della spada maschile a Tokyo? I primi nomi che vengono in mente potrebbero essere quelli del francese Yannick Borel, a caccia della consacrazione e di un titolo che manca alla sua bacheca perlomeno a livello individuale; ma anche quelli di Sergey Bida o del giovane ungherese Gergely Siklosi. Quest’ultimo potrebbe provare a mettersi sulle orme di Geza Imre, iridato nel 2015 e medaglia d’argento alle Olimpiadi dopo essere arrivato un soffio dall’oro poi finito al collo di Park Sangyoung. Ecco, a proposito. Attenzione al campione in carica per un eventuale bis e, sempre parlando di Asia, ai padroni di casa del Giappone: Yamada Masaru e Minobe Kazuyasu sanno come si vincono le gare e avranno dalla loro anche il pur ridotto pubblico ammesso alle competizioni.
Naturalmente non sono fuori dal discorso medaglie gli azzurri. Per la gara individuale l’Italia punta su Andrea Santarelli, Enrico Garozzo e Marco Fichera, in stretto ordine di ranking Mondiale. Dove occupano, rispettivamente, il quinto, il ventiduesimo e il trentatreesimo posto. Per il duo siciliano probabilmente causa di un tabellone un po’ più difficile, sempre che nella spada maschile alle Olimpiadi possa esistere il concetto di “facile”. Una gara per gente tosta questa, e quando il gioco si fa duro, i nostri tre alfieri hanno spesso cominciato a giocare. Divertendosi e facendoci divertire molto.
Twitter: agenna85
Pianeta Scherma sui social: Instagram, Telegram, Facebook
Foto Bizzi