Non solo Azzurri, l’altra Italia alle conquista delle pedane di Tokyo

Tanti degli atleti in gara a Tokyo sono in qualche modo connessi all’Italia pur non tirando per i colori azzurri. Fra radici, scelte tecniche e di cuore, ecco l’altra in pedana a Tokyo.

 

I ventiquattro azzurri, ma non solo. Nella scherma sempre più globale che si appresta a far sfidare in pedana i rappresentanti di ben 42 stati differenti, c’è tanta Italia. Quella nelle radici ; quella di chi nel BelPaese ha trovato l’amore; quella che è stata la casa schermistica per affinare le proprie skills e regalarsi un sogno chiamato Olimpiade.

Sia quel che sia, a Tokyo ci sarà un’altra grande Italia in pedana. Italiane sono le radici di Nathalie Moellhausen, milanese dal sangue metà tedesco e metà brasiliano, campionessa del Mondo a squadre con l’Italia nel 2009, campionessa del Mondo in proprio dieci anni dopo con il Brasile tatuato sulla divisa. Italiane, anzi siciliane, sono le radici di Francesca Russo, nata in New Jersey da genitori originari di Giarre ed emigrati negli Stati Uniti. Frantastica, come la si trova su Instagram, sarà la riserva di Mariel Zagunis, Dagmara Wozniak ed Eliza Stone nella prova a squadre di sciabola femminile. Papà svizzero, mamma italiana e doppia cittadinanza in tasca per Michele Niggeler, che vola a Tokyo con la nazionale elvetica di spada maschile e sarà in gara tanto nella prova individuale quanto in quella a squadre.

Ma c’è anche chi all’Italia è legata da ragioni di cuore. È il caso ad esempio della fiorettista turca Irem Karamete, signora Baldini. Ma anche di Erika Kirpu, spadista della nazionale estone legata da anni ad Enrico Garozzo, ed Olga Kharlan, fidanzata di Luigi Samele. Amore e una nuova casa schermistica, rispettivamente a Milano (Accademia Scherma) e Bologna (Virtus).

A chiudere la pattuglia degli “italiani d’adozione”, il nutrito gruppo di atleti che hanno scelto la penisola per allenarsi e migliorare la propria scherma. Bhavani Devi si è affidata totalmente a Nicola Zanotti, prendendo armi e bagagli direzione Livorno (casa Fides) con in testa la missione di mettere per la prima volta l’India sulla mappa. Obiettivo centrato lo scorso marzo a Budapest e posto nella Storia già prenotato, vada come vada la gara in Giappone. Da Frascati sono pronti a decollare in direzione Tokyo il brasiliano Guillherme Toldo, la colombiana Saskia Van Erven Garcia, lo spagnolo Carlos Llavador mentre la compagna di quest’ultimo, Maria Mariño si è fermata a un passo dalla qualificazione nel torneo pre-olimpico di Madrid.

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Foto: Notre Dame Fencing/Twitter