Italia e Stati Uniti pronti alla sfida delle sfide. Ma le inside sul cammino sono tante e il tabellone della prova a squadre di fioretto maschile è più incerto che mai.
La forza del lupo è il branco e la forza del branco è il lupo.
La gara a squadre, in uno sport individuale come la scherma, assume una certa valenza. Perché proprio tramite la caratura dei singoli si può valutare il team; ma attenzione a credere che basti leggere il numero di ranking accanto al nome di ogni componente per dare certi risultati per scontati.
Nel 2016, l’Italia arrivava a Rio come numero uno del ranking a squadre, ma si classificò “solamente” ai piedi del podio. A dimostrazione che spesso i numeri non sono altro che…numeri. A Tokyo l’ossatura della formazione tricolore resterà praticamente la stessa dell’individuale, con il solo Giorgio Avola che si aggiungerà ai compagni, timbrando così il cartellino della sua terza Olimpiade.
Punta sicuramente al gradino più alto, dopo il bronzo dei scorsi Giochi, team USA: nell’individuale è stato inserito il giovane ma già intraprendente Itkin, mentre Race Imboden cercherà di raggiungere e conquistare l’unico oro che manca al suo palmares.
La Francia vicecampione in carica e la Russia (oro a Rio) dei giovanissimi, cercheranno di dare forma a un miracolo, provando a ripetere le grandi gesta compiute ormai cinque anni fa dai loro colleghi. Nelle fila dei transalpini sarà Lefort (Campione del mondo in carica) a guidare i suoi, con l’esperienza di Erwan Le Péchoux alla sua ultima (?) Olimpiade. Timur Safin sarà invece l’aggregante di una Russia orfana di campioni affermati, ricca di campioncini pronti a trasformarsi subito in adulti. A loro l’onere e l’onore di provare a riaffermarsi in cima al monte Olimpo.
Si presenteranno da utsider gli asiatici, ma si sa che quando le Olimpiadi sono “in casa” c’è sempre uno stimolo in più a far bene, superando anche ostacoli ben più alti del normale. Un Giappone che ha visto ormai l’addio di Ota ma la salita di Shikine e Saito; la squadra giovanissima ma altrettanto pericolosa di Honk Kong con i due Cheung.
Siamo pronti a vedere quale sarà il branco più coeso e chi avrà più fame.
Twitter SimoMnez
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Foto Augusto Bizzi