Valentina Vezzali carica gli Azzurri a Tokyo: “Lo sport sia motore di rinascita dell’Italia”

In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Valentina Vezzali carica gli Azzurri in gara a Tokyo e ricorda le sue Olimpiadi.

 

Valentina Vezzali è una che di Olimpiadi se ne intende. Cinque partecipazioni, sei medaglie d’oro equamente distribuite fra individuale e a squadre, tredici totali come il grande Edoardo Mangiarotti. Ma quella che sta per vivere a Tokyo è un’Olimpiade del tutto particolare, in veste di sottosegretario allo sport. E il messaggio che VV manda alla vigilia del sofferto sul il sipario ai Giochi giapponesi è proprio rivolto all’intero movimento azzurro.

“Sono convinta che in Italia ci sarà un grande seguito perché abbiamo voglia di ripartire anche attraverso lo sport” ha detto Valentina Vezzali in un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport “Io ho parlato di «locomotiva emotiva» di calcio: lo sport è il traino per gli italiani che vogliono tornare a vivere e a dire che niente è impossibile”.

Lungo l’intervista, la tre volte campionessa Olimpica ha poi rievocato i suoi trascorsi da atleta. Dal primo nitido ricordo, l’impresa di Diana Bianchedi che ad Atlanta si infortunò in pedana ma completò ugualmente il suo assalto vincendolo letteralmente su una gamba sola, alle tante vittorie conquistate.

Immancabile anche il ricordo di Londra 2012, quando sfilò come portabandiera. Onore che a Tokyo spetterà a due colleghe e avversarie di Valentina, la tunisina Ines Boubakri e la veterana ungherese Aida Mohamed: “Una fila di tre ore, come a Sidney. Dal villaggio Olimpico si arrivava a piedi. Poi ricordo Flavia Pennetta che chiese di fare una foto con me, che non l’avevo riconosciuta. E ricordo che avevo la gola secca, un’incredibile paura di inciampare”.

Twitter: agenna85

Pianeta Scherma sui socialInstagram, TelegramFacebook