Battuta in finale la Corea del Sud, storico primo oro nella scherma per l’Estonia alle Olimpiadi. Terza l’Italia dopo aver battuto la Cina.
Uno stato piccolo piccolo, sbocco sul Baltico e la Russia come ingombrante vicino di confine. E da oggi casa delle nuove campionesse Olimpiche della spada femminile a squadre. L’Estonia scrive la Storia e si piazza sulla mappa grazie a quattro ragazze che dal primo all’ultimo assalto tirano in maniera impeccabile.
Julia Beljajeva, Erika Kirpu, Katrina Lehis. Con la collaborazione della veterana Irina Embrich, che entra dalla panchina nella finale e mette la sua quota per andare a incassare a fine gara il metallo più pregiato. Meritato premio di una giornata da incorniciare: la vittoria sulla favorita Polonia ai quarti di finale, poi quella contro le azzurre in semifinale prima di chiudere il tutto con il successo contro la Corea nella finalissima.
Con la firma finale di quella che senza dubbio è stata la mvp di questi giochi perlomeno nella spada, ovvero Katrina Lehis. Bronzo individuale nel giorno di Sun Yiwen, oro a squadre in una gara vissuta nella sempre delicata posizione dell’atleta demandata a chiudere gli assalti. Ma in questo trionfo estone c’è anche una fetta di Italia. E il discorso non può finire su Erika Kirpu, fidanzata di Enrico Garozzo e da anni di stanza a Milano dove si allena con Angelo Mazzoni. E poi Julia Beljajeva, nel 2013 iridata a sorpresa nella giornata che vide anche il trionfo di Nikolaj Novosjolov, e diventata nel corso degli anni una spadista di assoluto livello.
E c’è l’Italia, ma al gran completo, sul terzo gradino del podio. L’esordio col brivido ma in controllo contro la Russia, lo stop contro le future campionesse Olimpiche in un match che le estoni hanno di fatto sempre controllato dall’inizio alla fine, poi il bronzo strappato con le unghie e coi denti alle cinesi.
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Foto Bizzi