La capitana delle Russe, argento individuale tre giorni fa, guida le compagne alla medaglia d’oro nella prova a squadre di fioretto femminile. Terza l’Italia.
Dopo oggi Inna Deriglazova può dire di aver vinto tutto quello che si può vincere nella scherma. Le mancava soltanto l’oro Olimpico nella prova a squadre e se lo è preso sulle pedane della Makuhari Messe Arena. Garantendosi sempre di più un posto nella leggenda della scherma. Dimenticata la delusione per il mancato bis all’individuale, la fuoriclasse di Kurchatov ha preso per mano le compagne (Adelina Zagidullina, Marta Martyanova e Larisa Korobeynikova) e le ha portate fin sopra al gradino del podio.
Egitto, Stati Uniti, quindi la finale contro la Francia capace di ribaltare l’Italia in semifinale ma non di opporre resistenza a una squadra di fatto troppo forte per tutte. Mai in discussione l’esito del match, dove l’unico brivido è dato dall’infortunio della Martyanova con la Russia che non poteva più effettuare alcun cambio e dal tentativo della pugnace Ranvier di tenere in vita le proprie compagne quando ormai però il gap era troppo ampio per poter essere colmato. Ma se dall’altra parte c’è anche una Korobeynikova in forma smagliante, allora per le transalpine si fa notte fonda, mentre anche la mossa Guyart, che chiude la sua carriera comunque con una medaglia d’argento, non sortisce effetti sperati.
Alla fine il tabellino recita 45-34. Tredici anni dopo Pechino 2008, la Russia (anche se agli annali la vittoria passerà come appartenente al Russian Olympic Committee) torna sul gradino più alto del podio di una prova a squadre Olimpica di fioretto. In mezzo, un’edizione senza questa competizione e, soprattutto, il massacro di Londra 2012, quando le russe provarono sulla loro pelle la potenza di fuoco del Dream Team azzurro. Quel giorno Inna Deriglazova e Larisa Korobeynikova erano in pedana e vennero travolte dalla marea italiana. Oggi si sono prese la loro rivincita tutta d’oro.
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Foto Bizzi
