Super gara di Mogos, Trigilia e Vio, che centrano uno storico argento nella prova a squadre di fioretto femminile alle Paralimpiadi di Tokyo. Oro alla Cina, bronzo all’Ungheria.
Tutte per una, una per tutte. Unite in tante battaglie e unite in un nuovo ingresso nella storia della scherma italiana. A Tokyo le ragazze del fioretto regalano uno spettacolo meraviglioso nella prova a squadre e si prendono una medaglia d’argento dal peso specifico gigantesco.
Come gigantesca è stata anche oggi Bebe Vio. La donna dei miracoli, la leader che si era segnata questa gara con il circoletto rosso, la bi-campionessa Paralimpica, si carica sulle spalle le compagne e amiche di sempre Andreea Mogos e Loredana Trigilia e le porta fino alle porte di un nuovo, meraviglioso capolavoro. Che vale comunque il miglioramento del risultato ottenuto cinque anni fa a Rio, quando le tre italiane chiusero al terzo posto. Oggi l’argento, battute solo dalla corazzata cinese che comunque deve soffrire fino alla fine, prima del via libera alla festa firmato dalla campionessa paralimpica della Categoria A Huiyan Gu sul 45-41.
Imprendibile la fuoriclasse di Mogliano Veneto, che non fa prigioniere fra le avversarie cancellando ogni differenza di categoria. E pensare che Bebe fisicamente è tutt’altro che al top: l’intervento chirurgico ad aprile per scongiurare l’amputazione del braccio sinistro, l’affannosa rincorsa alla condizione migliore per dare l’assalto al bis paralimpico individuale, la dolorosa rinuncia alla gara di sciabola. E, ancora, le smorfie di dolore di oggi e i lunghi trattamenti del fisioterapista fra un assalto e l’altro.
Nulla che abbia potuto interferire nella sua specialissima missione. Perché quando c’è da fare gruppo, Bebe non si tira indietro. Anzi, se possibile moltiplica le proprie energie. L’argento di oggi, però, è un vero e proprio capolavoro collettivo, in cui tutte e tre le ragazze danno il loro contributo e tirano al limite della perfezione. Lo fa Andreea Mogos, ieri fermatasi a ridosso della zona medaglie, risponde da par suo Loredana Trigilia, che impreziosisce come meglio non poteva la sua sesta Paralimpiade.
Una sinfonia semplicemente meravigliosa, dal primo all’ultimo assalto. Dalle tre vittorie su tre nella fase a gironi al successo travolgente con l’Ungheria (poi bronzo), lasciapassare per la storia. Quindi la battaglia punto a punto contro le fortissime cinesi, con Bebe che va vicinissima un nuovo miracolo. Sul 41-41 la zampata della Gu ha poi chiuso i conti. Ma ormai le tre ragazze terribili il loro ingresso nella Storia lo avevano già fatto.
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Foto Bizzi