A Tokyo ha stupito nuovamente tutti con due medaglie che hanno tutto il sapore del miracolo. Ma per Bebe Vio i riconoscimenti non sono finiti: la fuoriclasse azzurra della scherma paralimpica, icona mondiale dello sport paralimpico, ha infatti ricevuto nell’aula del Parlamento Europeo di Strasburgo una standing ovation unanime.
A introdurre all’aula la bi-campionessa paralimpica di fioretto femminile, che a Tokyo ha vinto anche l’argento a squadre assieme ad Andreea Mogos e Loredana Trigilia, la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
“Cercare le parole per descrivere l’essenza di questa sensazione non è certo facile nel presentare l’ospite d’onore che ho inviato oggi qui con noi. Ha catturato il mio cuore questa estate. La conoscerete già, ma forse non sapete che ad aprile, solo ad aprile, le avevano detto che era in pericolo di vita. Fu sottoposta a un intervento chirurgico, lottò e guarì. Appena 119 giorni dopo essere stata dimessa ha vinto l’oro paralimpico. Onorevole deputati, diamo tutti insieme il benvenuto a Bebe Vio”. Così von der Leyen ha introdotto nell’aula di Strasburgo Bebe Vio, dando il là agli applausi. Prima di chiudere con il suo intervento con il mantra di Bebe, pronuciato rigorosamente in italiano: “Se sembra impossibile, allora si può fare”.
Molto emozionata dal canto suo la campionessa azzurra, che ha così commentato: “È stato bellissimo. Volevo sotterrarmi dall’imbarazzo, infatti mi sono avvicinata a Paolo Gentiloni chiedendo aiuto. È stupendo essere qui a rappresentare i valori che mi sono stati attribuiti e il mondo italiano dello sport, dei giovani e della disabilità. Ne sono fiera”.
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