Cambiano le guide tecniche delle tre armi della scherma in Italia. Per Cerioni si tratta di un ritorno dopo la partenza in direzione Russia del 2012. Chiuse anche le esperienze di Sirovich e Cuomo.
Stefano Cerioni, Luigi Tarantino e Dario Chiadò. Eccoli i nuovi CT a cui l’Italia della scherma affida la ripartenza con sguardo verso Parigi 2024. Nomi che circolavano già da tempo e legati all’ipotesi di rivoluzione che sarebbe stata intrapresa dai vertici Federali dopo le Olimpiadi di Tokyo. L’ufficialità è arrivata al termine dell’importante Consiglio Federale di oggi nel cui ordine del giorno c’era appunto la nomina dei responsabili tecnici delle singole armi.
Per il fioretto, si concretizza quindi il Cerioni bis, la migliore soluzione ipotizzata da più parti. Dalla stessa Federazione Italiana Scherma in primis, che anche quando lo jesino sembrava ormai essere a un passo dalla Francia non ha mai mollato la presa e ha sempre visto in un suo ritorno la prima scelta possibile per la riscossa dopo Tokyo. La stessa Francia avrebbe fatto a Cerioni una proposta economica più allettante: secondo fonti di Pianeta Scherma, infatti, la Federazione Francese avrebbe offerto al tecnico la stessa cifra messa sul piatto dalla Federazione Italiana ma spalmata su tre anni invece dei 6 proposti da Viale Tiziano. Ma alla fine a prevalere è stato il richiamo di casa e del Tricolore italiano.
Ad attendere l’Olimpionico di Seul 1988, una sfida duplice e per questo decisamente intrigante: da una parte risollevare le sorti di un’arma uscita da Tokyo con il morale sotto i tacchi per una spedizione non andata come nei piani. Dall’altra gestire la delicata fase di transizione e ricambio generazionale, con l’inserimento di giovani leve accanto ai tanti campioni attuali. Per quello che sarebbe dunque un progetto a lungo termine e non finalizzato, come invece nei piani della Federazione Transalpina, soltanto a sbancare il medagliere di Parigi 2024.
Novità in arrivo anche per quanto concerne la sciabola e la spada, con i nomi di Gigi Tarantino e Dario Chiadò. Il campione napoletano prende il posto di Giovanni Siorvich alla guida del gruppo Assoluti della sciabola dopo aver guidato negli ultimi anni la squadra Giovani. Stando a quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la Federazione aveva valutato a lungo anche il nome di Andrea Aquili e preso in considerazione anche l’idea di dividere i due gruppi, quello femminile e quello maschile.
Promozione anche per Dario Chiadò. Il Maestro torinese dell’Accademia Scherma Marchesa è da anni ormai parte integrante dello staff di Cuomo. Ora tocca a lui guidare in prima persona le due squadre verso Parigi 2024. Per tutti e tre i ct, ad ogni modo, il compito che si trovano a dover portare a termine sarà tutt’altro che semplice. Il lavoro da fare tanto, il tempo poco. Perché se la stagione che dovrebbe partire a novembre è di transizione, quella successiva vede già la partenza del cammino di qualificazione verso la Francia. E per quel periodo l’Italia deve farsi trovare pronta.
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Foto Bizzi