Le difficoltà della ripartenza della stagione, e il nuovo ciclo di lavoro con Stefano Cerioni. Al Festival dello Sport di Trento Daniele Garozzo parla dell’immediato futuro e delle nuove sfide in ottica Parigi.
Guardare avanti e provare a scrivere un capitolo nuovo della propria carriera. Daniele Garozzo guarda Parigi all’orizzonte e intanto si affanna sui libri per portare a termine il proprio percorso di laurea in medicina. Con tante incertezze, in una stagione che dovrebbe essere quella della ripartenza post covid e che invece, almeno per il fioretto maschile, di ripartenza non è. Almeno per ora.
Il fiorettista acese, intervenuto al Festival dello Sport di Trento per rivivere assieme a Luigi Samele le medaglie di Tokyo, scalpita in attesa di rimettere piede in pedana e, soprattutto, in attesa di cominciare a lavorare con Stefano Cerioni, il tecnico del nuovo corso con vista sui Giochi francesi.
L’uomo migliore in questa fase delicata della storia della scherma azzurra: “Non ci sono troppe parole per definirlo, Stefano è un vincente” ci ha detto Daniele a margine del suo intervento “e lo ha dimostrato non con le chiacchiere ma con le medaglie. Il suo arrivo per me significa una cosa sola: mettermi in gioco, non dico da zero ma comunque farlo. Stefano è uno che mette pressione, che cercherà di far uscire altri ragazzi ed è proprio quello che sto cercando io in questo momento. Ho bisogno di nuovi stimoli, di gente che mette tanto la pressione sulla gara a squadre. Noi “vecchi” continuiamo tutti, ma da dietro arrivano i giovani e anche tanti ventincinque- ventiseienni che scalpitano per prendere il loro posto”.
Sulla coda polemica del dopo Olimpiadi, con la lettera di sfiducia nei confronti di Cipressa, Daniele ci tiene a precisare: “Voglio essere chiaro e ci tengo a farlo: la lettera, che non era affatto destinata ai giornali, non voleva essere uno scaricabarile o gettare fango sul lavoro del ct. La richiesta nostra era semplicemente quella di cambiare dopo un ciclo durato 9 anni e in cui si è vinto davvero tanto. Ma anche se sei numero 1 al Mondo, l’ambiente si satura e un cambio diventa fisiologico”.
Resta però al momento ancora un grosso punto interrogativo su quando partirà la nuova stagione. Annullate le tappe di Bonn e Tokyo, la prima gara è spostata al 2022: “Non riesco a capire perché ancora non si parta. Vero, la prevenzione e la sicurezza devono venire prima di tutto, ma arriva anche il momento in cui si deve ripartire. Già sono saltati gli Europei e due tappe di Coppa del Mondo, quella di gennaio va fatta!”.
Nel frattempo c’è da portare a termine il percorso di studi in medicina: “Adesso sono veramente sommerso dallo studio, questi ultimi esami mi stanno portando via le residue energie mentali, e credo che a breve Alice mi lascerà visto che passo tutto il tempo a studiare ed allenarmi (ride, ndr)”.
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Foto Alessandro Gennari/Pianeta Scherma